lunedì, novembre 23

Una storia esotica

Questa è la turbolenta storia di una ragazza creola che faceva la ballerina in un locale di Maracàibo, seconda città del Venezuela. Ad essere precisi era una spogliarellista che allietava gli sguardi dei truci avventori del “Barracuda”. In realtà quella non era altro che una copertura, giacchè la ragazza si occupava segretamente di traffico d'armi con Cuba, attività che la portò ad incontrare Fidel Castro e al nascere di una intensa storia d'amore con lui. Fidel era però molto impegnato e passava lunghi periodi in Cordigliera... periodi in cui lei si faceva consolare da Pedro, con il quale trascorrevano focosi momenti di passione circondati da armi e casse di nitroglicerina. Quando Fidel venne a sapere del tradimento, impazzito dalla rabbia le sparò quattro colpi di pistola, ma lei sopravvisse e riuscì a mettersi in salvo fuggendo per mare senza meta. Una terribile tempesta la colse spezzando l'albero della barca e il mare a forza nove le fece fare naufragio. Perduta nell'oceano di notte fu aggredita da un pescecane e morsa su una gamba dalle zanne bianche come la luna del feroce predatore acquatico. La ragazza però riuscì a sopravvivere anche a questo. Dopo questa terribile esperienza, decise di rinunciare al traffico di armi e al ballo nei locali, costruendosi una nuova vita aprendo un bordello, una casa di piacere per gli stranieri con ben 23 ragazze mulatte al suo servizio. Una vita di eccessi, a base di rum e cocaina, la portò ad ingrassare a dismisura fino a raggiungere ben 130 chili di peso... ma lei è ora una regina, e allo straniero che si mostra cortese con lei consente di vedere il ricordo di quella notte che segnò la sua vita: una zanna bianca come la luna incastonata nella sua pelle bruna.


Spesso non immaginiamo neanche le storie che ci raccontano le parole che sentiamo, che ricordiamo, ma non ascoltiamo.

Valerio-Kun

9 commenti:

Energie in divenire ha detto...

Nota: nel caso in cui qualcuno si chiedesse perchè nella canzone viene nominato un certo Miguel, la spiegazione è che i discografici fecero pressione sul modificare il nome, essendo considerato poco consigliabile fare il nome di Fidel all'epoca. Prova ne è che in esibizioni più recenti Lu Colombo canta la versione originale con "Fidel".

V-Kun

Anonimo ha detto...

era un pò che attendevamo questo post..

parole conosciute quasi a memoria.. senza significato.. troppe volte si verifica..

mi è capitato anche con altre canzoni..

Grazie della spiegazione.. ora c'è una cosa in meno da capire..

VaLe ;)

Energie in divenire ha detto...

ahahah era ora!
Silvio

Unknown ha detto...

E' possibile che sia ingrassata di 130 Chili perchè ha "finito il Barracuda"?? (potrebbe averlo ucciso per salvarsi e si sarebbe nutrita di esso per sopravvivere.:-)

Domanda per tutti (o momento dibattito):

...completamente d'accordo che non si ascolta.Ma nel momento in cui sono convinto di pormi all'ascolto, sono certo di essere in grado di ascoltare l'altro o di mezzo c'è un filtro invisibile che si chiama "IO"?? E se si come si fa ad andare oltre?

Nazzucau
...mi piace essere stimolato...

Anonimo ha detto...

credo ci siano tre livelli..
ognuno di noi sente, perchè dotato d'udito.. (tranne i sordi).. atto involontario..
poi però ci si mette all'ascolto, decidendolo..atto volontario.. e si cerca di comprendere e di ragionare..

la ricerca però non sempre porta ad un risultato.. perchè per ascoltare davvero bisogna RIUSCIRE A SENTIRE.. e credo che la volontà qui venga oltrepassata.. dunque come riuscirci? e come sapere d'esserci riusciti?

forse, l'importante è non fermarsi.. ma porsi delle domande anche quando si crede già d'aver raggiunto una risposta..

VaLe..
stimolata dallo stimolo..

Energie in divenire ha detto...

credo che si ascolti ciò che si vuole.

ovvero si manipola il messaggio esterno.
Paure, emozioni, bisogni, necessità (IO?) distorcono la parola (se parliamo di parola...ma non è solo questo) come la gravità dei corpi distorcono la luce delle stelle lontane.
una stella non è lì dove la vediamo. perché c'è un mezzo intermedio tra noi e lei (IO?).
L'orecchio (il cuore, il tatto..) non è mai innocente. Ascolta in base alle proprie insicurezze. Ascolta ciò che vuole.

Non so come superare questo. Io personalmente non credo di esserne in grado.
ma sono molto, molto, felice di averne coscienza.

Grazie per la domanda stimolante.

Joker.

Unknown ha detto...

Il paragone tra i CORPI celesti e i CORPI umani è veramente calzante.

Corpo: termine umano che indica la delimitazione di un certo aggregato di materia (sulla base di un criterio arbitrario) da quello esterno.In mezzo sappiamo tutti che c'è un mondo di interconnessioni.

Ma cos'è che è in contatto?
I CORPI? Quello che è dentro i corpi? ciò che è nei corpi e nello spazio intermedio?

Quasi una necessità di ciò che è "dentro o dietro" la materia (o meglio l'energia) di stare insieme o tornare insieme.

L'energia ha paura? Appena hai paura? o lo impari dopo? e se impari ad aver paura allora puoi anke imparare a non aver paura?

Nazzucau
(voce di Costanzo)
Boni co' ste stimolazioni...:)

Unknown ha detto...

Errore corrige: inserire nella penultima riga la parola "nato" tra appena e hai.

Nazzucau
...ci scusiamo per gli incovenienti creati...

Anonimo ha detto...

Nel modello della comunicazione di Shannon e Weaver abbiamo un EMITTENTE, che CODIFICA un MESSAGGIO, che viene poi DECODIFICATO e quindi ricevuto da un RICEVENTE. L'innovazione di questo modello rispetto al modello precedentemente teorizzato risiede nell'aggiunta del RUMORE.
E credo che per un certo verso è di quest'ultimo che stiate parlando.
Per essere più chiari, il modello di S&W è applicabile a qualsiasi processo di comunicazione (non solo umano, e nel caso umano tramite qualsiasi medium), ed il RUMORE è qualsiasi cosa disturbi la DECODIFICA del MESSAGGIO, manifestandosi insieme al manifestarsi del MESSAGGIO stesso. Per capirci, come a livello tecnico può apparire come disturbo di una linea telefonica o che ne so, di trasmissione di un segnale digitale (che manco c'erano i computer all'epoca de S&W), può anche e assolutamente apparire a livello semantico, cioè come un distorcimento del significato del MESSAGGIO causato da differenze di codice (linguistico, culturale) o da chissà che sbomballi cervelliferi.
Ecco, quello che voglio dire è: vogliamo quindi considerare l'IO come un RUMORE?
Non sono convinto di questo. Il RUMORE è sempre qualcosa di "esterno" e involontario, per cui tenderei verso un ipotesi che vede l'IO sempre come un EMITTENTE o un RICEVENTE (di volta in volta), e questo "filtro" di cui parlate come il RUMORE causato solo dalle differenze ed eventuali incompatibilità dei diversi IO (l'IO EMITTENTE e l'IO RICEVENTE).
Sul tema dell'ascoltare ciò che si sente credo che non sia un problema legato a tutto ciò, ma è molto più semplice: si deve creare il canale di comunicazione. Se noi sentiamo, ricordiamo (mnemonicamente), ma non ascoltiamo, è perchè non abbiamo proprio creato il canale di comunicazione (involontariamente o volontariamente). Non ci siamo posti come RICEVENTI. Se non ci poniamo come RICEVENTI, non veniamo a conoscenza della storia che ci racconta Lu Colombo, ma ci limitiamo sempre e solo a ballare e a strillare tutti insieme "Rum e Cocaina...Zàzà".

Valerio-Sama