martedì, novembre 3

Mancanze

Ho "conosciuto" Alda Merini grazie al Maurizio Costanzo show, quando ancora non era lo scatafascio di programma che sarebbe diventato.

Nonostante non sia mai stato io un poeta, nè probabilmente uno molto avvezzo alle parole scritte in versi, ho adorato da subito il suo personaggio, il carisma e la forte personalità.
Più di tutto mi affascinava il suo disincanto verso la vita, come di chi abbia vissuto troppo per potersi ancora disperare di fronte a qualsiasi difficoltà.
Come di chi ti voglia dire di non affannarti perché, in fondo, non vale la pena.
O almeno questo è quello che mi trasmetteva e quello che volevo sentire, poiché mi trovavo in uno di quei periodi d'insicurezza che si attraversano al liceo, di quelli come ne avrei vissuti tanti altri in questi 10 e passa anni. e come ne dovrò ancora vivere.

Alda Merini è venuta a mancare. Sembra che nessuno se ne sia accorto. Mi dispiace moltissimo. Eppure penso che a lei non sarebbe interessato.

Proprio come quando morì John Candy, uno di quegli attori che da bambino ti fanno sognare. Quel giorno (era il 1994) al Tg si disse "è morto John Candy. Il suo nome potrebbe non dire molto ma il suo viso è più conosciuto". Mi fece male, io lo adoravo.

Tornando ad Alda, da ragazzino presi una sua raccolta di poesie e trascrissi sul pc (l'ho detto che non sono poetico) quella che più corrispondeva al mio stato d'animo di allora:

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto.
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.



Voglio mandarle un abbraccio.

sil

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono una piccola ape furibonda...
Mi piace cambiare di colore...
Mi piace cambiare di misura...

Anche io ho conosciuto Alda Merini grazie al vecchio Costanzo show...

Fu una bella scoperta...

Mi unisco all'abbraccio...

Maritza

Anonimo ha detto...

l'abbraccio, anch'io.

VaLe ;)