lunedì, dicembre 27

Valore



Grata per avere ricevuto tanto amore.

Roberta

giovedì, dicembre 23

Buon emisfero destro a tutti




La Neuroscienziata Jill Bolte Taylor racconta l'esperienza dell'ictus che la colpì nel 1996.

C'è una forza nel suo racconto che mi colpisce troppo.


Un buon emisfero destro a tutti!
Nazzucau

ps. cliccate su "subtitles" in rosso e selzionate italiano per i sottotitoli

E' l'atmosfera che conta

Oggi nella mia azienda c'è stato il consueto brindisi di Natale. In realtà in genere questo accade il 24, ma visto che domani il 70% dei colleghi sarà in ferie han pensato (bene) di anticiparlo ad oggi.
Oggi abbiamo brindato al Natale, al nuovo anno, e a tutte quelle cose a cui si brinda quando c'è di mezzo una piccola media impresa.
L'atmosfera in azienda era in linea con il brindisi augurale, tutti mediamente più felici degli altri giorni. In realtà credo sia stato dovuto al fatto che di lavoro se n'è visto veramente poco. E forse anche un po' perchè tutti in cuor nostro sapevamo che alle 16.00 si sarebbe smesso definitivamente di lavorare, per oggi.
Quindi dicevo che ci tolleravamo più del solito, c'è stato il tradizionale scambio di piccoli doni fra colleghe (poveri uomini che non beccano mai niente) ma c'è stata in particolare una cosa che mi ha piacevolmente colpito: una mia amica nonchè collega ha accompagnato il suo presente con una piccola pergamena blu, su cui è scritto questo:

La pace Tornerà
Se credi che un sorriso sia più forte di un'arma;
se credi che quanto unisce gli uomini sia più importante di quello che li divide;
se credi che la diversità sia ricchezza e non danno;
se sai preferire la speranza al sospetto;
se reputi di dover essere tu piuttosto che l'altro a fare il primo passo;
se puoi rallegrarti per la gioia del tuo vicino;
se l'ingiustizia che colpisce gli altri ti sconvolge quanto le cose che subisci tu;
se sai donare un po' del tuo tempo per amore;
se sai accettare che un altro ti offra un servizio;
se sai condividere il tuo pane sapendovi aggiungere un pezzo del tuo cuore;
se credi che il perdono vada più lontano della vendetta;
se puoi ascoltare l'infelice che ti fa perdere tempo conservandogli il tuo sorriso;
se sai accettare la critica e trarne profitto senza respingerla e senza difenderti;
se sai accogliere e valorizzare un'opinione differente dalla tua;
se rifiuti di battere la tua colpa sul petto degli altri;
se per te l'altro è anzitutto un fratello;
se la collera è per te debolezza e non dimostrazione di forza;
se ti schieri dalla parte del povero e dell'oppresso senza reputarti un eroe;
se credi che la pace sia possibile, allora la pace tornerà.
P. Guibert
Tutte le persone, tutti i luoghi e i contesti hanno e cercano la propria pace, e credo che queste poche righe possano essere un ottimo spunto per trovarla.
Buona lettura.
b.
arbara

lunedì, dicembre 20

A Natale siamo tutti più buoni. Si eh!



Un buon non-Natale a tutti!

EMILIANO

venerdì, dicembre 17

Percorsi natalizi


Anche quest’anno passerò diverso tempo delle vacanze natalizie seduto davanti ad un presepe. Potrei persino descrivere la mia vita attraverso i diversi presepi che si sono susseguiti in casa mia.
Devo ripercorrerli a ritroso, altrimenti non riesco a rammentarli tutti. Però se parto dall’ultimo, quello del Natale 2009, il più bello di tutti, ricco di nuovi personaggi; se parto da questo, ricordo l’affetto di una ragazza verso la quale ora saprei meglio come comportarmi, e quello di mia nonna che, nel suo ultimo natale con noi, mi osservava allestire il presepe dal suo letto senza poter parlare.
Era il Natale del mio affrancamento. Da cosa, lo racconterò in un post che non scriverò mai.

Anche il presepe del 2008 era carino, ma le luci che lo illuminavano erano davvero troppo fioche, peggiori di quelle che l'anno precedente sormontavano un presepe un po' anomalo. In quei giorni una sfortunata ragazza si aggirava nella mia vita, la umiliavo e ne abusavo incurante (anzi, a causa) del suo amore.

Nel 2006 invece avevo comprato una fontanella, e per la prima volta nel mio presepe sgorgava un po’ d’acqua. Fu un pessimo acquisto però, cominciò quasi da subito a perdere, allagando tutto e bagnando la carta pesta. Mi accompagnava I., in un rapporto d’amore unilaterale che non sapevo come chiudere.

Gli anni precedenti erano i più avvincenti per me, non avevo tempo da dedicare a delle statuine. Ma, come sempre, rimanevo ore a fissare il pastore, il fornaio e gli altri personaggi allestiti questa volta da mia madre.
Ricordo però con grande affetto il presepe del 1993 quando, a piazza Navona, comprai un pastorello per niente grazioso, ma molto importante: di quell’acquisto ricordo infatti la sensazione di libertà e indipendenza che mi diedero le duemila lire con cui lo pagai.

E potrei ripercorrere la mia vita, e i miei Natali, attraverso i regali che ho ricevuto (ci sarebbe da divertirsi per la loro bizzarria) o per la quantità di panettoni presente sotto l’albero (che è andata via via scemando).

Ma il racconto di Natale più bello, e che voglio condividere oggi con voi, è quello di mio padre il quale, appena 19enne, arrivava in un paesino piccolo come Artena dopo essere cresciuto ad Addis Abeba. Al risveglio dalla prima notte, entusiasta per la nuova esperienza, nonostante il freddo si avviò di gran lena verso la discesa che dalla collina conduce alla grande strada dove passava l'unico autobus.
A passi svelti, arrivato alla prima curva, scoprì una cosa (anzi una parola) di cui non aveva mai sentito parlare: “ghiaccio”. Quando lo incontrò, scivolò rovinosamente sull’asfalto infortunandosi al braccio e ferendosi abbastanza gravemente alla fronte.
La nuova esperienza partiva con il piede sbagliato, non fosse che – anche grazie a quella ferita – entrò nelle grazie della più bella ragazza del paese: la sua futura moglie.

Buon Natale!

lunedì, dicembre 13

Reminiscenze d'India...



18 Principi di vita
1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
2) Quando perdi, non perdere la lezione.
3) Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8) Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12) Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14) Condividi la tua conoscenza. E’ un modo di raggiungere l’immortalità.
15) Sii gentile con la Terra.
16) Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

Dalai Lama


A 18 giorni dal nuovo anno mi sono ritrovato davanti a questi 18 principi...
Nulla accade mai per caso... Buona lettura.

Figo

lunedì, dicembre 6

Stelle al mare (2a parte)


Questa volta saremo al mare con la nostra ragazza, magari in un luogo romantico come la "rotonda" di Torvaianica, che in realtà è un quadrato.
In quell'atmosfera tenue, col tepore di questo caldo e mite dicembre, circondati da un gruppetto di simpatici rom(e/a)ni e le loro cataste di birre vuote, potremo osservare il cielo in tutta la sua magnificenza.
Stavolta non c'è ombra della luna la cui luce, sebbene piacevole, offusca la visuale delle stelle alle giovani coppie innamorate.
Proprio davanti a noi, sollevando appena lo sguardo oltre il ragazzetto pelato che sta ruttando accanto alla sua ragazzetta, si stende maestoso il grande Pegaso. Il quadrilatero del suo corpo è enorme, nonappena lo avrete visto vi chiederete come sia possibile che non ci abbiate mai fatto caso prima.
E' sempre stato là, con la testa e la criniera rivolti verso terra, anzi verso lo splendido specchio d'acqua. Alla sua sinistra, spostando lo sguardo verso sud (praticamente in verso antiorario) vedete immediatamente la stella più brillante del cielo, che stella non è: Giove. Vicinissimo a Giove si trova Urano che però sfortunatamente a occhio nudo e in queste condizioni di cielo sarà impossibile da vedere. Peccato, sarebbe bello osservare i suoi anelli stranamente perpendicolari al piano orbitale (il contrario di Saturno insomma).
Proprio al suo fianco nascono i Pesci (destra) e la Balena (sinistra), entrambi costellazioni enormi affusolate e lunghe, che però mancando di stelle luminose risultano difficili da individuare senza allenamento. Eppure sono lì.
Pazientando poco e volgendosi sempre più verso sud, avremo comunque le soddisfazioni maggiori: Toro e Orione si impongono alla vista, meravigliose in questo periodo dell'anno.
Toro è facilmente riconoscibile partendo dalle Pleiadi: quel gruppetto di stelline ravvicinate (7) che probabilmente tutti ci siamo chiesti almeno una vola che cosa fossero. Poco sotto di esse la luminosa Aldebaran, dalla quale si dipartono i due lunghi corni del Toro che terminano in Capella, stella sacra agli antichi romani. Proprio sotto Aldebaran è la costellazione più osseravata e famosa del firmamento: Orione, il cacciatore, con la famosa cintura formata da 3 stelle in linea.
In questo periodo dell'anno (e quindi anche la notte tra il 24 e il 25 Dicembre) le 3 stelle (dette i tre re.....) indicano direttamente la stella più luminosa del nostro cielo: Sirio del Cane Maggiore, anche detta stella dell'est (come la cometa del famoso racconto epico).
Oltre i tre re (magi?....) verso sud incontriamo altre due stelle piuttosto evidenti, l'una vicina all'altra: Castor e Pollux. Queste sono le teste dei gemelli che aprono la vista ad una porzione di cielo che conosciamo già dall'estate, e dove troviamo: l'Orsa Maggiore e Minore come sempre, ma anche il Drago, Cassiopea con la sua forma a M, e le cui 4 braccia indicano altrettante importanti costellazioni (Cefeo, Perseo dove risiede il centro della Galassia, Pegaso e Giraffa). In basso, offuscata dalle luci dei palazzi c'è un'altra stella splendente e degna di nota: Deneb del Cigno, che ancora non si arrende alla fine dell'estate e resta lì in attesa di ricongiungersi con Altair e Vega, quando tra alcuni mesi torneranno a dominare il cielo sopra le nostre teste.
E' il momento ora di baciare la nostra donna e maledire il ragazzino coglione che comincia ad intonare i cori della Roma a 2 metri da noi.
Proprio sotto il divino Pegaso.
ciao