lunedì, dicembre 27

Valore



Grata per avere ricevuto tanto amore.

Roberta

giovedì, dicembre 23

Buon emisfero destro a tutti




La Neuroscienziata Jill Bolte Taylor racconta l'esperienza dell'ictus che la colpì nel 1996.

C'è una forza nel suo racconto che mi colpisce troppo.


Un buon emisfero destro a tutti!
Nazzucau

ps. cliccate su "subtitles" in rosso e selzionate italiano per i sottotitoli

E' l'atmosfera che conta

Oggi nella mia azienda c'è stato il consueto brindisi di Natale. In realtà in genere questo accade il 24, ma visto che domani il 70% dei colleghi sarà in ferie han pensato (bene) di anticiparlo ad oggi.
Oggi abbiamo brindato al Natale, al nuovo anno, e a tutte quelle cose a cui si brinda quando c'è di mezzo una piccola media impresa.
L'atmosfera in azienda era in linea con il brindisi augurale, tutti mediamente più felici degli altri giorni. In realtà credo sia stato dovuto al fatto che di lavoro se n'è visto veramente poco. E forse anche un po' perchè tutti in cuor nostro sapevamo che alle 16.00 si sarebbe smesso definitivamente di lavorare, per oggi.
Quindi dicevo che ci tolleravamo più del solito, c'è stato il tradizionale scambio di piccoli doni fra colleghe (poveri uomini che non beccano mai niente) ma c'è stata in particolare una cosa che mi ha piacevolmente colpito: una mia amica nonchè collega ha accompagnato il suo presente con una piccola pergamena blu, su cui è scritto questo:

La pace Tornerà
Se credi che un sorriso sia più forte di un'arma;
se credi che quanto unisce gli uomini sia più importante di quello che li divide;
se credi che la diversità sia ricchezza e non danno;
se sai preferire la speranza al sospetto;
se reputi di dover essere tu piuttosto che l'altro a fare il primo passo;
se puoi rallegrarti per la gioia del tuo vicino;
se l'ingiustizia che colpisce gli altri ti sconvolge quanto le cose che subisci tu;
se sai donare un po' del tuo tempo per amore;
se sai accettare che un altro ti offra un servizio;
se sai condividere il tuo pane sapendovi aggiungere un pezzo del tuo cuore;
se credi che il perdono vada più lontano della vendetta;
se puoi ascoltare l'infelice che ti fa perdere tempo conservandogli il tuo sorriso;
se sai accettare la critica e trarne profitto senza respingerla e senza difenderti;
se sai accogliere e valorizzare un'opinione differente dalla tua;
se rifiuti di battere la tua colpa sul petto degli altri;
se per te l'altro è anzitutto un fratello;
se la collera è per te debolezza e non dimostrazione di forza;
se ti schieri dalla parte del povero e dell'oppresso senza reputarti un eroe;
se credi che la pace sia possibile, allora la pace tornerà.
P. Guibert
Tutte le persone, tutti i luoghi e i contesti hanno e cercano la propria pace, e credo che queste poche righe possano essere un ottimo spunto per trovarla.
Buona lettura.
b.
arbara

lunedì, dicembre 20

A Natale siamo tutti più buoni. Si eh!



Un buon non-Natale a tutti!

EMILIANO

venerdì, dicembre 17

Percorsi natalizi


Anche quest’anno passerò diverso tempo delle vacanze natalizie seduto davanti ad un presepe. Potrei persino descrivere la mia vita attraverso i diversi presepi che si sono susseguiti in casa mia.
Devo ripercorrerli a ritroso, altrimenti non riesco a rammentarli tutti. Però se parto dall’ultimo, quello del Natale 2009, il più bello di tutti, ricco di nuovi personaggi; se parto da questo, ricordo l’affetto di una ragazza verso la quale ora saprei meglio come comportarmi, e quello di mia nonna che, nel suo ultimo natale con noi, mi osservava allestire il presepe dal suo letto senza poter parlare.
Era il Natale del mio affrancamento. Da cosa, lo racconterò in un post che non scriverò mai.

Anche il presepe del 2008 era carino, ma le luci che lo illuminavano erano davvero troppo fioche, peggiori di quelle che l'anno precedente sormontavano un presepe un po' anomalo. In quei giorni una sfortunata ragazza si aggirava nella mia vita, la umiliavo e ne abusavo incurante (anzi, a causa) del suo amore.

Nel 2006 invece avevo comprato una fontanella, e per la prima volta nel mio presepe sgorgava un po’ d’acqua. Fu un pessimo acquisto però, cominciò quasi da subito a perdere, allagando tutto e bagnando la carta pesta. Mi accompagnava I., in un rapporto d’amore unilaterale che non sapevo come chiudere.

Gli anni precedenti erano i più avvincenti per me, non avevo tempo da dedicare a delle statuine. Ma, come sempre, rimanevo ore a fissare il pastore, il fornaio e gli altri personaggi allestiti questa volta da mia madre.
Ricordo però con grande affetto il presepe del 1993 quando, a piazza Navona, comprai un pastorello per niente grazioso, ma molto importante: di quell’acquisto ricordo infatti la sensazione di libertà e indipendenza che mi diedero le duemila lire con cui lo pagai.

E potrei ripercorrere la mia vita, e i miei Natali, attraverso i regali che ho ricevuto (ci sarebbe da divertirsi per la loro bizzarria) o per la quantità di panettoni presente sotto l’albero (che è andata via via scemando).

Ma il racconto di Natale più bello, e che voglio condividere oggi con voi, è quello di mio padre il quale, appena 19enne, arrivava in un paesino piccolo come Artena dopo essere cresciuto ad Addis Abeba. Al risveglio dalla prima notte, entusiasta per la nuova esperienza, nonostante il freddo si avviò di gran lena verso la discesa che dalla collina conduce alla grande strada dove passava l'unico autobus.
A passi svelti, arrivato alla prima curva, scoprì una cosa (anzi una parola) di cui non aveva mai sentito parlare: “ghiaccio”. Quando lo incontrò, scivolò rovinosamente sull’asfalto infortunandosi al braccio e ferendosi abbastanza gravemente alla fronte.
La nuova esperienza partiva con il piede sbagliato, non fosse che – anche grazie a quella ferita – entrò nelle grazie della più bella ragazza del paese: la sua futura moglie.

Buon Natale!

lunedì, dicembre 13

Reminiscenze d'India...



18 Principi di vita
1) Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grandi risultati comportano un grande rischio.
2) Quando perdi, non perdere la lezione.
3) Segui sempre le 3 “R”: Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4) Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5) Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6) Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7) Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8) Trascorri un po’ di tempo da solo ogni giorno.
9) Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10) Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11) Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12) Un’atmosfera amorevole nella tua casa dev’essere il fondamento della tua vita.
13) Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14) Condividi la tua conoscenza. E’ un modo di raggiungere l’immortalità.
15) Sii gentile con la Terra.
16) Almeno una volta l’anno, vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17) Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l’uno dell’altro.
18) Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.

Dalai Lama


A 18 giorni dal nuovo anno mi sono ritrovato davanti a questi 18 principi...
Nulla accade mai per caso... Buona lettura.

Figo

lunedì, dicembre 6

Stelle al mare (2a parte)


Questa volta saremo al mare con la nostra ragazza, magari in un luogo romantico come la "rotonda" di Torvaianica, che in realtà è un quadrato.
In quell'atmosfera tenue, col tepore di questo caldo e mite dicembre, circondati da un gruppetto di simpatici rom(e/a)ni e le loro cataste di birre vuote, potremo osservare il cielo in tutta la sua magnificenza.
Stavolta non c'è ombra della luna la cui luce, sebbene piacevole, offusca la visuale delle stelle alle giovani coppie innamorate.
Proprio davanti a noi, sollevando appena lo sguardo oltre il ragazzetto pelato che sta ruttando accanto alla sua ragazzetta, si stende maestoso il grande Pegaso. Il quadrilatero del suo corpo è enorme, nonappena lo avrete visto vi chiederete come sia possibile che non ci abbiate mai fatto caso prima.
E' sempre stato là, con la testa e la criniera rivolti verso terra, anzi verso lo splendido specchio d'acqua. Alla sua sinistra, spostando lo sguardo verso sud (praticamente in verso antiorario) vedete immediatamente la stella più brillante del cielo, che stella non è: Giove. Vicinissimo a Giove si trova Urano che però sfortunatamente a occhio nudo e in queste condizioni di cielo sarà impossibile da vedere. Peccato, sarebbe bello osservare i suoi anelli stranamente perpendicolari al piano orbitale (il contrario di Saturno insomma).
Proprio al suo fianco nascono i Pesci (destra) e la Balena (sinistra), entrambi costellazioni enormi affusolate e lunghe, che però mancando di stelle luminose risultano difficili da individuare senza allenamento. Eppure sono lì.
Pazientando poco e volgendosi sempre più verso sud, avremo comunque le soddisfazioni maggiori: Toro e Orione si impongono alla vista, meravigliose in questo periodo dell'anno.
Toro è facilmente riconoscibile partendo dalle Pleiadi: quel gruppetto di stelline ravvicinate (7) che probabilmente tutti ci siamo chiesti almeno una vola che cosa fossero. Poco sotto di esse la luminosa Aldebaran, dalla quale si dipartono i due lunghi corni del Toro che terminano in Capella, stella sacra agli antichi romani. Proprio sotto Aldebaran è la costellazione più osseravata e famosa del firmamento: Orione, il cacciatore, con la famosa cintura formata da 3 stelle in linea.
In questo periodo dell'anno (e quindi anche la notte tra il 24 e il 25 Dicembre) le 3 stelle (dette i tre re.....) indicano direttamente la stella più luminosa del nostro cielo: Sirio del Cane Maggiore, anche detta stella dell'est (come la cometa del famoso racconto epico).
Oltre i tre re (magi?....) verso sud incontriamo altre due stelle piuttosto evidenti, l'una vicina all'altra: Castor e Pollux. Queste sono le teste dei gemelli che aprono la vista ad una porzione di cielo che conosciamo già dall'estate, e dove troviamo: l'Orsa Maggiore e Minore come sempre, ma anche il Drago, Cassiopea con la sua forma a M, e le cui 4 braccia indicano altrettante importanti costellazioni (Cefeo, Perseo dove risiede il centro della Galassia, Pegaso e Giraffa). In basso, offuscata dalle luci dei palazzi c'è un'altra stella splendente e degna di nota: Deneb del Cigno, che ancora non si arrende alla fine dell'estate e resta lì in attesa di ricongiungersi con Altair e Vega, quando tra alcuni mesi torneranno a dominare il cielo sopra le nostre teste.
E' il momento ora di baciare la nostra donna e maledire il ragazzino coglione che comincia ad intonare i cori della Roma a 2 metri da noi.
Proprio sotto il divino Pegaso.
ciao

lunedì, novembre 29

Signore e signori ecco a voi le famose manovre di austerità...



Impianti di risalita irlandese (da bimbo alieno)
I miei calcoli veloci presentati sabato, parlavano di un taglio della spesa corrente in Irlanda di 15,6 miliardi di € entro il 2013. Ieri è stato pubblicato il piano di rientro Irlandese, che potete scaricare per intero qui, e che -guarda un po’- vale proprio 15 miliardi.
Ecco cosa sta per succedere in Irlanda, e cosa presto potrebbe succedere agli altri PIIGS:
Il piano si costituisce di minori spese per 10mld€ e maggiori tasse per 5mld€. Nel 2011 verranno implementati i primi 6mld€ di manovra, per arrivare a 15mld€ annui a fine 2013.
Verranno tagliati 24000 posti di lavoro nel settore pubblico, nell’arco dei 4 anni.
Il montante degli stipendi per i dipendenti pubblici verrà ridotto di 1,2mld€, ed il salario d’ingresso per i nuovi assunti sarà ridotto del 10%.
I dipendenti pubblici che andranno in pensione avranno significativi tagli all’assegno mensile.
L’IVA verrà aumentata al 22%, e poi al 23% nel 2014.
Lo stato preleverà dagli accantonamenti previdenziali per finanziare un piano di infrastrutture.
La base di contribuenti deve aumentare, ovvero le categorie di cittadini esenti da imposizioni inizieranno ad essere tassate.
Le tasse per le imprese verranno mantenute al 12,5%.
Tutto questo nel solco dell’ipotesi governativa di crescita del PIL al 3% annuo nei prossimi 4 anni. Qualora la crescita non arrivasse occorrerà un ulteriore inasprimento. Inutile dirvi che è molto inverosimile che questa crescita possa arrivare.
Ora chiudete gli occhi e immaginate cosa dovrà fare lo Stato Italiano, che per rientrare in soglie gestibili di deficit dovrà arrivare a tagliare circa 35mld€ di spesa annua.
Ovvero 14mld€ da subito nel 2011, e il resto nei successivi 2 anni.
Se i binari fossero gli stessi che in Irlanda vorrebbe dire a regine 23mld€ di minori spese e 12mld€ di maggiori tasse, divisi su 60 milioni di abitanti, una famiglia di 4 persone avrà servizi in meno per 1532€ annui e 800€ annui di maggiori tasse.
http://bimboalieno.altervista.org/?p=1436


Nazzucau

venerdì, novembre 19



QUESTO E' QUELLO CHE NOI SAPPIAMO FARE...
QUESTA E' LA CULTURA CHE NOI VOGLIAMO PER TUTTI...

LA REGIONE LAZIO HA TAGLIATO I FONDI DESTINATI ALLA RISTRUTTURAZIONE DELL'EX MATTATOIO...
LE BANCHE CI HANNO DATO UN ULTIMATUM: 10 GIORNI O TUTTI A CASA...

QUESTO E' QUELLO CHE SANNO FARE LORO...
QUESTO E' QUELLO CHE FANNO PER LA CULTURA...


IL NOSTRO E' UN APPELLO A NON MOLLARE...
ABBIAMO BISOGNO DELL'APPOGGIO DI TUTTI...DELLA VOSTRA ENERGIA, DEL VOSTRO SOSTEGNO E DELLA VOSTRA FORZA...PERCHE' QUESTO NON E' SOLO QUELLO CHE SUCCEDE ORA A NOI...QUESTA E' LA PRASSI...IN OGNI CAMPO...

VENITE ALL'EX MATTATOIO, SOSTENETE INSIEME A NOI QUESTA BATTAGLIA.
NON VOGLIAMO FARE UNA GUERRA...QUELLO CHE VOGLIAMO E' CHE IL NOSTRO MODELLO DI SVILUPPO CULTURALE NON VENGA SOFFOCATO DA UNA POLITICA CHE TUTTO SEMBRA TRANNE CHE POLITICA.

VI OFFRIAMO QUELLO CHE SAPPIAMO FARE...
VI CHIEDIAMO SOLO DI ESSERCI...


PROGRAMMA NOVEMBRE 2010
Venerdi 19 Novembre - UKULELE FOR PEACE NIGHT "MINIMA ORCHESTRA + MATTAUKULELEORCHESTRA"
Giovedi 25 Novembre - AGRO SOUND SYSTEM DJ SET - Roots Reggae
Venerdi 26 Novembre - MUIRAVALE - Roots Reggae
Sabato 27 Novembre - RUMORI E VISIONI DALLA PALUDE MORTA 2 MEETING EDITORIA INDIPENDENTE
- BLOOD 77 - Punk/Rock/PowerPop
- SHIPWRECKED FISHERMAN- Live Electro Music
Questo evento inizia alle ore 18.00
PROGRAMMA DICEMBRE 2010
Giovedi 2 Dicembre - ALESSANDRO MENNA DJ SET - Funky 70s
Sabato 4 Dicembre - LNRIPLEY - Drum n Bass - Torino
Giovedi 9 Dicembre - SBUGGIO MATIC DJ SET - 80s Electro/Pop
Venerdi 10 Dicembre - GOZZILLA E LE TRE BAMBINE COI BAFFI- Punk - Aprilia
Giovedi 16 Dicembre - AGRO SOUND DJ SET - Roots/Reggae
Venerdi 17 Dicembre - FRANK SENT US- Electrofunk, Visual - Rome


ASS. CULTURALE ARCI LA FRECCIA
EX MATTATOIO

sabato, novembre 13

Whooooooooooooooooooo????????!!!!!!!!!!!!!!!!




Baba O' Riley (The Who)

Qua fuori nei campi
Ho combattuto per i miei pasti
Mi sono fatto il culo per vivere
Non ho bisogno di combattere
Per provare che ho ragione
Non ho bisogno di essere perdonato

Non piangere
Non alzare gli occhi
E’ solo desolazione giovanile

Sally, prendi le mie mani
Viaggia a sud attraverso la terra
Spegni il fuoco
E non guardarmi alle spalle
L’esodo è qua
I beati sono vicini
Uniamoci
Prima di diventare troppo vecchi

Desolazione giovanile
E’ solo desolazione giovanile
Desolazione giovanile
Oh, si
Desolazione giovanile
Sono tutti perduti



N.
...mattina da Baba O'riley...:)

giovedì, novembre 4

Scendo con me stesso laggiù

Ascolta il flauto di canna,
com’esso narra la sua storia,com’esso triste lamenta la separazione:
Da quando mi strapparono dal canneto,
ha fatto piangere uomini e donne il mio dolce suono!
Un cuore voglio, un cuore dilaniato dal distacco dall’Amico,
che possa spiegargli la passione del desiderio d’Amore;
Perché chiunque rimanga lungi dall’Origine sua,
sempre ricerca il tempo in cui vi era unito.
Io in ogni assemblea ho pianto le mie note gementi
compagno sempre degli infelici e dei felici.
E tutti si illusero, ahimè, d’essermi amici,
e nessuno cercò nel mio cuore il segreto più profondo.
Eppure il segreto mio non è lontano, no, dal mio gemito:
sono gli occhi e gli orecchi che quella Luce non hanno!
Non è velato il corpo dall’anima, non è velata l’anima dal corpo:
pure l’anima a nessuno è permesso di vederla.
Fuoco è questo grido del flauto, non vento;
e chi non l’ha, questo fuoco, ben merita di dissolversi in nulla!
E’il fuoco d’Amore ch’è caduto nel flauto,
è il fervore d’Amore che ha invaso il vino.
Il flauto è compagno fedele di chi fu strappato a un Amico;
ancora ci straziano il cuore le sue melodie.
Chi vide mai come il flauto contravveleno e veleno?
Chi come il ney mai vide un confidente e un’amante?
Il flauto ci narra d’un sentiero tutto rosso di sangue,
ci racconta le storie dell’amor di Majnun:
Solo a chi è fuori dai sensi questo senso ascoso è confidato
la lingua non ha altri clienti che l’orecchio.
Nel dolore, importuni ci furono i giorni,
i giorni presero per mano tormenti di fuoco;
Se i nostri giorni passarono, dì: Non li temo!
Ma Tu, Tu non passare via da Noi,
Tu che sei di tutti il più puro!
Ma lo stato di chi è maturo nessun acerbo comprende;
breve sia dunque il mio dire. Addio!

Quanto tempo mi servirà per comprendere, profondamente, questa poesia?
Mi serviranno anni, decenni, secoli, millenni, ere o un solo attimo, un solo soffio?

Se penso a che fatica cum-prendere solo la prima parola...

EMILIANO
sopra, sotto e nelle onde del mare e del tempo

mercoledì, novembre 3

Un pensiero tra me e me.....

Ho deciso che faro' qualcosa di buono

1) Chiudero' il rubinetto dell'acqua mentre mi spazzolo i denti;
2) chiudero' il rubinetto della doccia mentre mi insapono e non usero' tonnellate di bagnoschiuma;
3) usero' lampadine a risparmio energetico;
4) preferiro' camminare invece che guidare ogni volta che mi si presentera' questa scelta;
5) usero' entrambe i lati di un foglio ogni volta che dovro' usare la stampante;
6) usero' carta igienica riciclata (e' inutile usare la carta extrasoffice a 7 veli se poi va a finire comunque in merda)
7) riciclero';
8) mangero' meno carne;
9) mettero' una coperta in piu' e abbassero' il termostato un paio di gradi.

Io sono convinto che se non si e' parte della soluzione, si e' parte del problema... Il cambiamento parte da NOI prima di tutto....

Buona giornata! Iury

domenica, ottobre 31

Era uno strano periodo....ma non era per sempre

Un giorno tutte queste strade, soprattutto le megAutostrade-viadotti sospese su enormi pali di cemento tra splendide vallate, non serviranno più a nulla. E rimarranno là, sospese nel vuoto, a far da supporto ad enormi piante rampicanti. Per il divertimeno dei più piccoli che le useranno a mo' di scivoli. Il panorama non sembrerà loro strano o bizzarro, quelle imponenti strutture saranno sempre state là.


Un giorno un uomo assai intelligente venne giù al fiume e gli uomini lo accolsero con somma gioia perché poteva insegnare ai propri bambini ciò che aveva imparato sul passato, sebbene già a quell'epoca non interessasse più molto, e tutti cominciavano finalmente ad assaporare l'importanza del loro "piccolo" presente.
Quando l'uomo raccontò ai più piccoli che gli scivoli (lui le chiamava "strutture") non erano oggetti naturali ma frutto - tanti tanti anni prima - dell'ingegno umano applicato all'ingegneria (che parole difficili, pensavano loro), essi non si meravigliarono affatto, pensando appunto che fosse stata l'idea di qualche genio del divertimento, intento a ricercare sempre il miglior gioco per i propri piccoli. Il nuovo insegnante, divertito dalla loro indifferenza alla sua grande rivelazione, abbandonò i paroloni e ogni ulteriore tentativo di spiegazione. Così, con il tempo, questo è ciò che si tramandò fino ai giorni nostri.
Sono questi i piccoli episodi che determinano il futuro, le credenze, gli atteggiamenti e i valori delle generazioni a venire.
Oggi abbiamo dimenticato il motivo di quegli enormi piloni, lasciando giocare i nostri piccoli su quelle lunghe verticali di cemento ammantate di verde.
Anche il panorama ormai non ne risente più; in alcuni lunghi tratti liane gigantesche si dipartono da un punto all'altro della vallata, interrotta dai lunghi scivoli ma senza che il verde perda di continuità. Corsi d'acqua sono stati deviati dai pilastri, in alcuni punti increspandosi e formando pittoresche (quanto divertenti) cascate e piccole rapide nei lunghi zigzag tra le loro fondamenta. Non c'è più un solo angolo dove il cemento sia rimasto scoperto alla vista dei nostri bambini. Così le mamme non si preoccupano che battano la testa su qualche spigolo. In realtà, esse non si preoccupano neppure di quelle ripide discese che sono davvero pericolose.
Forse abbiamo esagerato, concentrandoci sul presente abbiamo dimenticato di preoccuparci di ogni cosa.

(tratto da una novella di E.Diori, libera traduz. di L.Dievi).

S.Di Re

sabato, ottobre 30

Quel poco di prezioso che c'è da sapere...




Chi sono? di A. Jodorowsky

Vorrei ritornare alla mia giovinezza
e appolaiarmi sul ramo di un albero
insieme al mio amico poeta.

E come quella volta indimenticabile
vorrei dedurre dal molto che non so
quel poco di prezioso che so:

Non so dove vado
ma so con chi vado.

Non so dove sono
ma so che sono in me.

Non so cosa sia Dio
ma Dio sa che cosa sono.

Non so cosa sia il mondo
ma so che è mio.

Non so quanto valgo
ma so non fare paragoni.

Non so cosa sia l'amore
ma so che godo della sua presenza.

Non posso evitare i colpi
ma posso sopportarli.

Non posso negare la violenza
ma posso negare la crudeltà.

Non posso cambiare il mondo
ma posso cambiare me stesso.

Non so che cosa faccio
ma so che sono fatto da ciò che faccio.

Non so chi sono
ma so che non sono colui che non sa.


nazzucau
...è cosi bella che meritava di essere condivisa...

giovedì, ottobre 28

La montagna



Un esempio di come si possa tirar via.

EMILIANO
...ringrazia il sensei...

martedì, ottobre 12

Collaborazione o Invasione?




Questione di punti di vista...


Paola

domenica, ottobre 10

Apri gli occhi ti prego...



...

http://www.disinformazione.it/distruzione_afghanistan.htm

Dal 2001 ad oggi, questa assurda guerra in Afghanistan ha causato almeno 50.000 vittime. Dopo l'11 settembre, oltre 500.000 afgani si sono rifugiati in Iran o in Pakistan. Oggi ci sono almeno 5 milioni di rifugiati afgani. In Afghanistan ci sarebbero 7 mine inesplose per ogni abitante, e ogni mese ne esplodono in media 88, ferendo, mutilando o uccidendo. Per fare in modo che le vittime siano bambini, gli americani hanno fabbricato mine a forma di bambola, di penna stilografica, o con colori simili ai pacchi-viveri che vengono distribuiti dalle organizzazioni di beneficenza.
La maggior parte del popolo afgano vive in estrema miseria, senza acqua potabile, elettricità, scuole, ospedali, casa e lavoro. La vita media degli afgani è di 44 anni, e soltanto il 29% della popolazione è alfabetizzato. Il salario medio è di 40 dollari, ma gli affitti costano in media 200 dollari al mese e il cibo per una famiglia costa altri 200 dollari. Il 70% della popolazione afgana è sottonutrita. Migliaia di donne, rimaste vedove o senza famiglia, per la disperazione sono entrate nel giro della prostituzione, che è aumentato in seguito all'occupazione americana.
Le autorità occidentali hanno letteralmente distrutto l'Afghanistan, come spiega Mamdani Mahmood: "Su una popolazione iniziale di venti milioni, un milione è morto, un milione e mezzo è stato mutilato, altri cinque milioni sono diventati profughi, praticamente tutti i venti milioni hanno dovuto lasciare la propria casa. Infine, l'Onu ha calcolato che circa un altro milione e mezzo è clinicamente impazzito, mentre il resto della popolazione vive oggi nel paese più minato del mondo".[17]
Attualmente si sta svolgendo una guerra aerea terribile, con oltre 60 "missioni di appoggio ravvicinato a truppe Isaf" al giorno. Il numero dei morti e dei feriti non viene detto, e i nemici vengono sempre definiti in modo vago come "insorti", "ribelli", terroristi o Talebani.

...

nazzucau


Finchè la guerra verrà considerata malvagia conserverà sempre il suo fascino.
Quando verrà considerata VOLGARE cesserà di essere popolare.
(Oscar Wilde)


il mondo è tenuto insieme da vincoli d'amore e dedizione.
La storia non registra i quotidiani episodi d'amore e dedizione.
Registra solo quelli di conflitto o di guerra.
Gli atti d'amore e generosità sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute.
(Gandhi)



sabato, ottobre 9

Onore ai caduti

Dedicato ai caduti in guerra e a chi li contesta...
Un soldato

lunedì, ottobre 4

E' una linea sottile fra venire e partire...




La linea sottile

A mia volta mi fido del mondo
non ti dico le botte che prendo
Non c'è modo di starsene fuori
da ciò che lo rende tremendo e stupendo.

La canzone rimasta nel vento
le sorprese che fa il firmamento
ed i primi che mangiano tutto
e gli ultimi pagano tutto quel conto

per il cielo è un po' presto
per l'inferno non c'è posto
per qualcuno è solo buio pesto

a mia volta ti apro la casa
e ti trovi davanti un vampiro
che a mia volta devo succhiare
tutto l’amore che riesco a rubare per me

la linea sottile fra baciare e mangiare
la linea sottile fra venire e partire
c'è una linea sottile
fra star fermi e subire
cosa pensi di fare?
da che parte vuoi stare?

A mia volta non smetto di andare
anche se non si sa ancora dove
a mia volta invecchio alla svelta
perché non rinuncio a una certa illusione
una faccia che sembra destino
ed un vecchio che torna bambino
e traguardi che sono partenze
e un tramonto che sembra mattino

per il cielo è un po’ presto
per l’inferno non c’è posto
per qualcuno è solo l’antipasto

a mia volta mi lascio un po' stare
e mi faccio un periodo di mare
che a mia volta non è che mi cerco
che poi non si sa cosa posso trovare da me

la linea sottile fra il tuo bene e il tuo male
la linea sottile fra dormire e sognare
c’è una linea sottile fra tacere e subire
cosa pensi di fare?
Da che parte vuoi stare?

Vuoi vedere che non era niente
vuoi vedere che era già tutto lì
vuoi vedere che è venuto il tempo
e che è facile cosi

fra la voglia e il piacere
fra la noia e il bicchiere
c’è una linea sottile fra aspettare e scoppiare
cosa pensi di fare?
Da che parte vuoi stare?

la linea sottile fra baciare e mangiare
la linea sottile fra venire e partire
C'è una linea sottile
fra star fermi e subire
cosa pensi di fare?
Da che parte vuoi stare?


nazzucau
...in bocca a lupo ragazzo volante :)...

domenica, ottobre 3

"E' così che dev'essere" (Julie Poppins)



A 2'45" c'è il succo di tutto quello che mi accingo a scrivere e che ancora non so dove mi porterà. In realtà volevo scrivere un post che parlasse di un post che avrebbe parlato di un post che non scriverò mai. Ma ora grazie a lei, la persona praticamente perfetta, ho un nuovo spunto.

Molto spesso uno decide consciamente o inconsciamente di essere importante per un'altra persona verso cui nutre affetto. Ed è molto facile attribuirsi nei confronti dell'altro un ruolo che forse non è necessario, in cui il "giudizio" prende il sopravvento sui più semplici affetto e comprensione. E così si giudica il proprio amico, prendendo per lui delle decisioni ed esigendo che le rispetti, altrimenti bollandolo sommariamente come stupido o debole.
In realtà, nei confronti di un'altra persona - e soprattutto di un amico - non ci si può che limitare ad osservare e consigliare secondo le proprie esperienze, alleggerendolo del fardello della scelta magari offrendogli un punto di vista alternativo, più distaccato, che gli mostri come il suo "momentaccio" non è che un puntino, piccolissimo, all'interno del suo percorso naturale di crescita.
Questo è forse il massimo servizio che si possa rendere ad un amico.
Sì, parlo di servizio: porsi come uno "strumento" nelle mani dell'altra persona. Strumento, perché ognuno di noi ha un ruolo nella vita di chi incrocia. A volte marginale, a volte molto importante. Il ruolo (ahimè per qualcuno) non dev'essere necessariamente di protagonista nella vita dell'altro!
Per un narcisista, ma anche per tanti altri (protagonismo, esibizionismo e tante altre devianze), questa può suonare come una bestemmia. Eppure sì, si può NON essere sempre protagonisti della vita degli altri, ma - con il massimo dell'affetto - aiutare una persona in un momento delicato della sua vita. L'amicizia forse poi s'indebolirà, forse giocherete a scacchi insieme da vecchi o forse no. "Aiutare" evidentemente non significa porsi al suo servizio 24h su 24h, significa semplicemente assecondare ciò che è giusto che sia, dando il massimo all'altro (in termini di ascolto per esempio) nei momenti in cui si è vicini. Senza pretendere nulla, nemmeno l'amicizia stessa indietro. Senza rivalsa, senza la necessità della riconoscenza.
Spesso l'amicizia non è per sempre. Come tante persone sono state fondamentali nella nostra vita in un ben delimitato periodo, anche noi possiamo essere importanti per gli altri come semplici "strumenti" in un periodo delicato.
Questa parola non piace quasi mai. Ma tante persone emergono nella nostra vita per un preciso motivo.
Anche nel caso più negativo, di un'amicizia tradita, un amore rubato, di delusione in genere, si può vedere la persona che ha provocato questo sentimento come utile a conoscere, fare esperienza, maturare (purché non significhi irrigidire la propria anima e il proprio cuore per difendersi. Ma forse anche in quel caso!) verso quella che sarà la nostra crescita interiore che ci porterà in futuro ad essere ciò che di bello saremo. Allora guarderemo indietro e - dopo aver sorriso - daremo la giusta importanza a quell'evento e a quella persona. (Quanto diventa piccola ogni delusione quando la si ricorda a distanza di anni?)
Anche il peggiore dei nemici ci sarà stato "utile".
Forse sono troppo ottimista in questa considerazione.
E perché no? mi viene da rispondere. E' il pessimismo la Verità?

Tornando al video, Mary non è che uno strumento, è pronta a cedere il suo "potere" sui bambini a papà Banks, perché è giusto così. Perde il suo ruolo di protagonista, ma asseconda invece il ruolo di tata, aiutante e strumento verso la realizzazione di quella famiglia. Per me è un messaggio favoloso. Non è indolore questo passaggio, in fondo anche Mary è egocentrica, esibizionista e narcisa. Ma soprattutto riconosce di essere un ingranaggio (vedi qualche post più indietro) nel compimento del tutto (quest'ultima frase è forte, chissà chi mi segue).

Pilvio.

Ps
La "persona praticamente perfetta" non è Mary Poppins, è Julie Andrews. Chiaramente.

giovedì, settembre 23





100 artisti per Kimbau è un'idea di un gruppo di giovani studenti delle Accademie d'Arte che ha trovato casa al Teatro Vittoria il 25 settembre 2010. La giornata, realizzata grazie al contributo di Laziodisu ( Ente per il diritto agli Studi universitari del Lazio), ha lo scopo di portare a conoscenza dell'opinione pubblica la straordinaria storia di Chiara Castellani, unico medico chirurgo per circa 100 mila abitanti, e dei suoi collaboratori, amici e sostenitori, che in questi giorni sono impegnati nel risanamento della Centrale idroelettrica indispensabile per l'ospedale di Kimbau e per i suoi abitanti.

Programma della serata

ore 17.00 FOYER INGRESSO
Inaugurazione di " Un Manifesto per Kimbau"

ore 19.30 FOYER PLATEA
"Opera al piatto" ispirata ai profumi d'Africa di Franco Berdini

ore 21.00 PLATEA
Presentazione ufficiale della serata
Proiezione del documentario inedito su Kimbau
Intervento degli ospiti
Intermezzi teatrali a cura degli allievi dell'ANAD " Silvio D'Amico"
Interventi musicali a cura di Luigi Di Marco


Ingresso gratuito


Paola

martedì, settembre 21

Cercando il significato del sole...




C'è un piacevole silenzio stasera.
Cielo nero e frescura settembrina.

Chissà quanti uomini prima di me
hanno guardato questo cielo

aprezzando momenti d'eternità
del genere.

Momenti che durano una frazione
di secondo. Svaniti poi nel nulla.

Micropossibilità di contemplazione
dell'esistente.

Davvero una strana esperienza
questa cosa che chiamiamo vita.
Non trovate?


Nazzucau

La pulizia dello specchio.



Il rubino

Un'amata chiese all'amante:

"Chi ami di più te stesso o me?".

"Dalla testa ai piedi sono diventato te.
Di me non rimae che il nome.
La volontà l'hai tu. Tu sola esisti.
Io sono scomparso come una goccia d'aceto
in un oceano di miele".

Una pietra diventa rubino
è colma delle qualità del sole.
Niente della pietra vi resta.
Se ama se stessa, ama il sole;
se ama il sole, è se stesa che ama.
Non c'è differenza tra questi due amori.

Prima di divenire rubino la pietra è nemica
a ste stessa.
Non uno esiste ma due.
La pietra è oscura e cieca alla luce.
Se ama se stessa è infedele: si oppone
intensamente al sole.
Se dice 'io' è solamente tenebra.
Un faraone si proclama divino e viene abbattuto,
Hallaj dice lo stesso ed è salvato.
Un io è maledetto, l'altro io benedetto.
Un io è pietra, l'altro un cristallo.
Uno è nemico della luce, l'altro la riflette.
Nell'intimo della propria coscienza, e non
mediante una dottrina,
è uno con la luce.

Lavora alle tue qualità di pietra
e diventa splendente come il rubino.
Pratica la rinuncia e accetta le difficoltà.
Vedi sempre la vita infinita nella morte dell'io.
La tua pietra scemerà si accrescerà la tua natura
di rubino.
I segni dell'esistenza individuale lasceranno
il tuo corpo
e l'estasi ti prenderà.

DIventa tutto udito come un orecchio
e otterrai un orecchino di rubino.
Scava un pozzo nel centro di questo corpo,
o prima ancora che il pozzo sia scavato
lascia che Dio attinga l'acqua.

Impegnati sempre a raschiare la sporcizia
dal pozzo.
A tutti quelli che soffrono
la perseveranza reca buona sorte.
Il Profeta ha detto che ogni prostrazione
in preghiera
è un colpo alla porta del cielo.
Se si continua a bussare,
la felicità rivela il suo volto ridente.
(tratto dal Masnavī di Jalāl al-Dīn Rūmī)


EMILIANO
l'obliquo tendente ad HU

ogni maledetta prima volta



La prima volta - ogni prima volta - che una ragazza comincia a respirare affannosamente al tuo orecchio, magari mentre siete su un divano o un letto, scatta mentalmente la fase "evvai" con fuochi d'artificio e poi subito la fase "ansia da prestazione" (per delucidazioni clicca qui). A volte, ed è peggio, prima comincia la fase ansia e poi la fase celebrazioni. In altri casi la fase celebrazione viene solo a dovere assolto.

il fatto è che siamo proprio scemi, finisce che mi viene l'ansia da prestazione pure quando un'amica sogna di averlo fatto con me. "com'era? piaciuto? sei venuta? sai, ero un po' in imbarazzo perché siamo amici"

poi ai livelli patologici, la tua nuova ragazza un po' porca ti dice che si è toccata pensando a te e tu "aspe'....ma.....è andata bene? forse vai troppo di fretta per me...ero agitato..avevo bevuto poi.....sai, avevo molti pensieri...ho perso l'erezione ma non era per te eh...tu mi piaci troppo ma sai com'è...non lo so....la guerra in iraq...le torri gemelle....non so, non trovo lavoro...pensieri sulla mia ex....oddio scusa non volevo"
e lei ti lascia.

Il sesso è male, scacciatelo dalle vostre menti.

Joan Lui

sabato, settembre 18

Una passeggiata per pigri

Stasera voglio portarvi a fare un giro, partendo non da un posto particolarmente affascinante o che susciti interesse: piazza Indipendenza a Pomezia. Per essere rigorosi N41°40' e E 12°30' sono le coordinate (+ o -).
Partiamo da qui, diciamo dal bar Antonelli, e guardiamo in direzione della torre del comune. Però non ci fermiamo alla torre, guardiamo più in alto, nel cielo notturno, e da qui si parte.
I lampioni disperdono luce verso l'alto "inquinando" la nostra visuale, peccato, ma riusciamo comunque a scorgere la luna da quella parti. Non è particolarmente luminosa, nè rossa o blu o verde come accade in certe nottate fortunate. Non è nemmeno piena, niente atmosfera da Twilight insomma, ma non fa niente, il viaggio è cmq interessante quando la vediamo vicina vicina - appena sotto - a due stelline ravvicinate. Forse per vederle dovrete distogliere la vista dalla luna (la sua luce è comunque troppo forte), e esse compariranno sulla vostra retina. Chi di voi è capricorno? Ecco, quelle sono le corna di questo strano animale.
Sotto di lui potremmo vedere il sagittario se solo non ci fosse la torre e gli altri edifici. Infatti in questo periodo dell'anno tramonta molto presto e tra poco sparirà del tutto quando arriverà il suo momento astrologico (non astronomico) da fine Novembre a fine Dicembre, in cui seguirà il sole nelle ore diurne e il cielo azzurro ce lo nasconderà (come ci nasconde ogni giorno molte altre cose).
Allora noi seguiamo la direzione indicata dalla congiungente le corna del capricorno verso l'alto incontrando una stella molto luminosa, Altair dell'Aquila (quella che si ciba del povero Prometeo), una stella nana a 17 anni luce da noi. Proseguendo lungo la stessa direttrice corna-altair ci imbattiamo nella stella Vega, luminosissima quasi allo zenit sulla nostra testa. Non ci sfuggirà allora una terza stella altrettanto luminosa: Deneb del Cigno, una supergigante blu lontanissima da noi. Queste tre stelle splendenti formano un triangolo che ci ha accompagnato, restando sopra le nostre teste, per tutta l'estate.


Ora, tracciando una linea immaginaria tra Altair e Vega e proseguendo oltre quest'ultima incrociamo una serie di stelle che delineano una forma affusolata e ricurva che si inserisce tra due costellazioni riconoscibilisime: l'Orsa Minore e l'Orsa Maggiore. In realtà la luce dei nostri lampioni non ci permette di vedere al meglio l'Orsa Minore, ci vuole un occhio un po' più allenato per distinguere almeno 3 delle sue famose 7 stelle. La linea di stelle che stavamo seguendo però è la costellazione del Drago che contiene Thuban, stella polare fino a 2000 anni fa (fra migliaia di anni sarà invece Vega ad indicarci il nord). Proseguendo dalla testa del drago verso destra (verso sud) incontriamo una costellazione inconfondibile a forma di W: Cassiopea.
Ognuno dei 4 rami della W ci indica qualcosa di interessante e noi proseguiamo lungo il terzo ramo a partire dal basso, il quale ci indica un immenso quadrato nel cielo: il corpo di Pegaso, da cui partono verso l'alto le gambe e verso il basso la testa e la criniera.
Non potremo allora fare a meno di chiederci cos'è quella stella luminosissima proprio sotto Pegaso. Dopo la luna, è l'oggetto più luminoso nel cielo di stasera: è Giove (il 21 sarà luminosissimo al tramonto e per tutta la notte) che in questo momento fa compagnia ai Pesci e si dirige lento ma inesorabile verso l'Acquario, a sud. Oltre Giove (la cui famosa macchia/vortice nell'ìemisfero sud è inspiegabilmente sparito qualche mese fa!) si riconoscono infatti tre stelle vicinissime: possiamo dire che esse sono appunto la bocca dell'otre portata dall'acquario. Poco più a destra dell'Acquario incontriamo nuovamente la Luna e, abbassando lo sguardo, la torre di Pomezia.
Bentornati al bar Antonelli.
(continuerà...)

La Storia di Pinocchio



...Questa è la storia di Pinocchio
che pretende di pensare
e su tutto ragionare...

N di Nuraghi
A di Assaffirigna
Z di Zizzaghirinau
Z di Zuzzirinella
U come Usticau
C di Cagliari
A di Aldo
U come Usubarratoi

giovedì, settembre 16

Lasciapassare A38

Irretiti dai sistemi sociali, e da ciò che osserviamo negli altri e che gli invidiamo, siamo destinati tutti a vivere nella stessa "casa".
Essa non ha fondamenta solide e al suo interno nessuno è ciò che è.
Al contrario colui che sa ridere degli artifici sociali, delle regole innaturali che non condivide, e osserva sé stesso con animo distaccato e benevolo, è destinato a restare fuori da tale casa.
La sua fortuna è che potrà godere ogni giorno del giardino della casa.





Seelvyo

martedì, settembre 14

L'importanza di essere più che chiamarsi

Spronerei ognuno di noi ad avere una proprio identità, un proprio approccio alla vita (il più gioioso possibile mi raccomando), una propria convinzione su quello che sinteticamente potremmo chiamare "senso della vita".
Avere una tale forte, solida, rocciosa identità farà sì che la persona non sia in balia degli eventi, modificandosi e plasmandosi ogni volta secondo l'immagine che si (o gli) conviene: con gli amici, con il partner sessuale, l'anima gemella o quello che si vuole. Come se la persona fosse modellata non da ciò che sente, prova, desidera; ma da chi incontra, con cosa si scontra, cosa teme. Nel tempo finisce per costruire una sovrastruttura a sé stesso.

Spesso ci si lascia andare come una banderuola, si finisce per indossare maschere senza mai trovare pace. Qualcuno l'ha spiegata dicendo che l'inferno sono gli altri, e forse è così; ciò che è vero è che l'inevitabile rapporto con gli altri ci influenza in un modo o nell'altro, e a tal punto ch ein alcuni momenti la mente più sensibile spontaneamente si ferma e si chiede "ma io chi sono? Ma sono veramente così?". Spesso questo accade però solo dopo un brusco evento, che ci risveglia dal torpore. Un risveglio del genere, per quanto traumatico (dovuto ad un lutto, alla fine di un amore) rappresenta una grande occasione di crescita, da cogliere al volo.

In effetti, sembrerebbe che tutti siamo in balia della nostra vita, degli eventi e delle persone che ci circondano. Sembrerebbe davvero che non ci sia niente da fare.
Avremo l'uomo che ha bisogno (bisogno? vero bisogno?) di conquistare molte donne per proprio compiacimento; chi ha bisogno di un gruppo di persone (amici?) per crearsi una propria immagine/identità (ma non è identità, è piuttosto maschera....una protezione per non guardarsi dentro); chi ha paura di affrontare l'esterno restando un solitario.

Credo di poter consigliare in questi casi un po' in silenzio, con sé stessi e con gli altri; ascoltarsi, non prendersi in giro, assecondare ciò che si è; abbandonare i desideri più futili, che contravvengono al proprio modo di sentire. Magari recuperando ciò che si era da bambini e che si è perso per strada.

Se riuscissimo a ricordarci di noi bambini sarebbe tutto più facile, non dovremmo fare altro che abbandonarci a ciò che eravamo.
Mantenendo (anzi acquistando!!) la maturità raggiunta negli anni.

AGGIUNTA:
Perché riconoscendoci per ciò che siamo, abbandoneremmo le nostre varie maschere (protezioni) e, non avendo più niente da nascondere (e nasconderci) saremmo davvero più leggeri. Liberi.

mercoledì, settembre 8

Back again....


Il rock'n'roll è la forma espressiva più schifosa, brutale e malefica, un afrodisiaco pestilenziale, la musica preferita di tutti i delinquenti della terra.
Frank Sinatra




Il vostro schifoso, brutale,
malefico, pestinenziale,
delinquente amico.....Iury.

domenica, settembre 5

Evabbuo'...





Traduzione (...perchè per il napoletano ci vuole la traduzione...che nessuno me ne voglia)


Andiamo dai guadagniamoci il pane
Noi abbiamo il sudore nelle mani
E sappiamo cambiare
Andiamo dai e facciamo presto
Sotto a quest'Italia dello smog e dello stress
Noi siamo i furbi che devono essere ingannati
Siamo nati con due destini
Siamo la notte e siamo la mattina
Siamo rose(nord) e siamo spine(sud)
Ma siamo rami dello stesso giardino(Italia)
Meridionale
Siamo terra piena di mare
che nessuno può capire
Stiamo bene o stiamo male
Andiamo avanti così
Il lavoro è un regalo
e la speranza è partire...
Andiamo dai e diamoci la mano
Se stiamo insieme possiamo andare lontano
Non si può più aspettare...
Andiamo dai che questa vita va di fretta
Noi siamo la casa di baci e carezze
Ma fa notizia solo la spazzatura...
Con questa mafia con il mandolino
che ci hanno sempre messo addosso (a cui ci hanno sempre attribuito)
Siamo la faccia di una cartolina
Che ci svende per tutto il mondo..
Meridionale
siamo voci in mezzo al mare
che nessuno vuole sentire
siamo l'erba bruciata
che non si sa mai da chi...
Siamo lo specchio di un'autostrada
che non vogliono mai finire..
Dove il vento abbraccia il mare
troppi sono i pensieri...
E chi cresce con il pane amaro
è un italiano straniero...
Se la giustizia se ne lava le mani
Bianche sono le bandiere...
E chi mai possa pensare a domani
nasce prigioniero...
Siamo nati con due destini
siamo la notte e siamo la mattina
siamo rose e siamo spine
ma siamo rami dello stesso giardino..
Meridionale
siamo terra piena di mare
che nessuno può capire
stiamo bene o stiamo male
andiamo avanti così
il lavoro è un regalo
e la speranze è partire...
I ragazzi dei vicoli di Napoli
non saranno mai Re
Nello zen di Palermo (quartiere siciliano in forte degrado) si bevono il tempo
per la sete di sapere...
e non è mai facile dormire con i perchè...
Vivere con la pazienza è il più grande equilibrio
per chi può cadere...


Uacuzzan
...canzone trovata casualmente in un post pranzo domenicale (ma piacevole all'orecchio). Dopo un soggiorno fuori dalla terra dei cachi, in cui ti viene chiesto di cantare o' sole mio...e tu dici evabbuo'!...non so, mi andava di condividerla. Di condividere questo destino di essere (per fortuna o per sfortuna) italiano. buon'ascolto

martedì, agosto 31

" Ore 06.00 Cornettata "

- Che la festa cominci - N. Ammaniti



Immaginate Roma. Nel vero senso della parola. Ammaniti racconta una capitale al limite fra realtà e fantasia, una miscela di posti veri, nomi inventati, personaggi reali e luoghi che non esistono. E’ la storia di Fabrizio, scrittore al suo secondo romanzo, personalità di spicco nel panorama letterario italiano. Personaggio controverso, si atteggia a scrittore maledetto ma nel corso della storia fuoriesce tutta l’umanità che può avere in corpo un soggetto del genere, senza mai deludere lo stereotipo che si crea il lettore. Aspirazioni di Fabrizio: scoparsi più donne possibili e finire il romanzo della sua vita. E’ anche la storia di Saverio in arte Mantos, un satanista frustrato che lavora come commesso al mobilificio del padre della moglie, osannato dai suoi 3 adepti Murder, Zombie e Silvietta. Insieme formano le belve di Abaddon. Aspirazioni di Mantos: mandare affanculo la sua vita ed essere ricordato come il più spietato satanista d’Italia. Le storie di questi personaggi si incontrano durante la festa del secolo a Villa Ada, che nella Roma della fantasia di Ammaniti è stata acquistata da un famigerato palazzinaro originario di Monfalcone, Sasà Chiatti, che l’ha trasformata in un enorme parco colmo di animali di ogni specie e razza, tra le proteste dei romani che rivogliono indietro la “loro villa”. E qui inizia la festa. Piena di vip, personaggi di spicco della Roma bene (veri ed inventati): calciatori [tutta la Roma (inventata)], presentatori, veline, giornalisti, politici, scrittori in erba, chirurghi impasticcati, mummie dell’alta società. Ma della festa non starò qui a parlarne. Per quanto mi riguarda posso solo dire che quando è finita (realisticamente parlando: quando ho sfogliato e letto l’ultima pagina) ci ho messo qualche secondo a tornare alla nostra realtà. La quale, francamente, a tratti non è troppo distante dalle assurdità raccontate da Ammaniti, con una comicità amara che, a libro chiuso, fa riflettere.
Consigliato vivamente.

Buona lettura

B.




venerdì, agosto 20

1+1=Sè



COSCIENZA
"La nostra coscienza non crea se stessa,
ma sgorga da una ignota profondità.

essa si desta a poco a poco nel bambino,
e da uno stato insconscio si desta ogni mattina dall'abisso del sogno.

E'è come un bambino che nasce quotidianamente dal grembo materno dell'inconscio."

INCONSCIO
"Tutto ciò che so, ma a cui al momento non penso;
tutto ciò di cui una volta sono stato cosciente, ma che ora ho dimenticato;
tutto ciò che i miei sensi percepiscono, ma che la mia coscienza non nota;
tutto ciò che sento, penso, ricordo, voglio e faccio senza intenzione e senza farci attenzione,
cioè insconsciamente;
tutte le cose future che si preparano in me e verranno alla coscienza solo più tardi;
tutto questo è il contenuto dell'inconscio"


(tratto da Sogni, ricordi, riflessioni di Carl Gustav Jung)

EMILIANO

mercoledì, agosto 11

"Sogno di libertà"



Se un giorno tornerò alla vita
la mia casa non avrà chiavi:
sempre aperta, come il mare,
il sole e l’aria.
Che entrino la notte e il giorno,
la pioggia azzurra, la sera,
il pane rosso dell’aurora;
la luna, mia dolce amante.
Che l’amicizia non trattenga
il passo sulla soglia,
né la rondine il volo,
né l’amore le labbra. Nessuno.
La mia casa e il mio cuore
mai chiusi: che passino
gli uccelli, gli amici,
e il sole e l’aria.

Marcos Ana


il dolore è educativo...

Roberta


martedì, agosto 3

Uno SCHIZzO ai FRENI Aiuta.



...poi chiederemo ad un passante...

EMILIANO
...senza Tom Tom...

domenica, agosto 1

...lo sfogo fa sbagliare spesso la misura...

Era da molto che non entravo nel blog e leggendo qualche post e relativi commenti mi è venuta in mente una delle ultime canzoni di Ligabue (vedi link) dedicata a Francesco Guccini con la quale Luciano si "sfoga" contro alcuni colleghi...
...
So che mi son fatto prendere la mano
perché uno sfogo fa sbagliare spesso la misura
ma come ti dicevo son le quattro del mattino
l’angoscia e un po’ di vino

e allora vado avanti a cantare della vita
sempre e solamente per come io la vedo

che la morte se la suona e se la canta
chi non sa soffrire da solo

e allora avanti un altro qualcuno che abbia voglia di ascoltare

....

Tomic

...ognuno canta della vita SEMPRE E SOLO per come la vede (e aggiungo che non è detto che ciò che canti sia la verità assoluta), l'importante è che nel cantarla si trovi sempre la giusta MISURA e non si ecceda con uno SFOGO verso chi ha VOGLIA DI ASCOLTARE...

sabato, luglio 31

Errata Corrige


Errata corrige

Volevo scusarmi (e in particolare con Andrea) per le mie parole molto violente dell’ultimo post.
Il fatto che abbia interpretato le sue parole come una critica personale (mentre il suo intento era di tutt’altro tipo e da me condiviso) mi ha fatto notare in maniera palese che c’era dell’attaccamento di una parte di me alle parole che normalmente scrivo nei post. Una immedesimazione con esse. Che non mi ha permesso di arrivare al contenuto di Andrea. Ha fatto da velo.

Forse ha ragione anche Paola sul fatto che ci sia anche presunzione in esse. E anche di questo mi scuso. Posso solo dire che anche se le mie parole possano sembrare presuntuose quello non era il mio scopo quando scrivevo. Probabilmente la presunzione se c’è fa parte di una delle mie modalità di espressione (forma) ma non del contenuto.

Il mio intento era quello di cercare di far vivere nel lettore quello che sto sperimentando all’interno di me stesso. Cioè che abbiamo molti punti di vista all’interno al variare delle circostanze. Ma anche se ci troviamo in un punto di vista differente (arrabbiato per esempio o mentre mangio un gelato o in un'altra situazione) usiamo sempre la stessa parola per iniziare i nostri discorsi “io”. Mentre (almeno per me) sento la necessità di trovare termini diversi per definire queste diverse parti di me. Non è più possibile descriverle partendo da una parola che esprime una unicità del soggetto quando in realtà non esiste una unicità del soggetto ma un miscuglio di desideri di pensieri di sensazioni dei quali uno solo alla volta si manifestano a seconda delle circostanze.

E partendo dall’io, ogni altra parola che uso è caricata del mio significato e per ognuno di noi è lo stesso. Cosi per me stupido ha un significato, per Barbara un altro (ho apprezzato il suo post) , e cosi via per ognuno di noi (aldilà di quale definizione sia giusta o no).

Quello che vi domando è: esiste un modo per superare questa confusione? Questa incomprensione che , cosi esplicita nel linguaggio, è meno evidente (ma ancora presente) in ogni nostra azione e sulle quali l’uomo ha costruito rapporti interpersonali, un mondo e una società?


Da questa domanda scaturisce la mia “ricerca” (ma ognuno ha la sua) , il mio tentativo di cercare un modo (perché sono convinto che esista) per andare oltre a questa confusione. Ma naturalmente è una mia necessità e non posso pretendere che sia di altri. Posso solo manifestarla. Non obbligare altri affinché sia condivisa.


Grazie ad Andrea ho puto notare un altro aspetto di me.


Archimede
“Datemi un punto d’appoggio e vi solleverò il mondo”


Nazzucau
…il punto fisso che sto cercando è all’interno di me
e questa ricerca sta ssumendo un importanza crescente rispetto
ad altre mille possibilità che potrebbero vivere in me.
E' questione di scelte...

Da questo punto di vista molte mie azioni e pensieri possono risultare più chiari all'esterno.

martedì, luglio 27

"Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere." D. Pennac

Mi permetto di consigliarvi un libro:

Carlo M. Cipolla - Allegro ma non troppo -


A mio parere è una lettura molto piacevole, il volume è composto da due brevi saggi acuti e con un’elevata componente ironica. Il primo saggio si intitola “Il ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo”, una sagace rivisitazione di come le popolazioni dell’epoca uscirono dal periodo buio o dark age del medioevo grazie al pepe, al miele, alle cinture di castità e alle mogli molto allegre. Il secondo saggio è un excursus molto interessante sulla stupidità umana. Cipolla ci presenta una teoria sulla stoltezza degli uomini, senza (o con?!) alcuna presunzione di essere migliore. Cito la sua introduzione al saggio “non è né più né meno quella che gli eruditi settecenteschi avrebbero chiamata una 'spiritosa invenzione'.'Di fatto il saggio non ha alcuna attinenza con la mia vita personale. Peccherei gravemente di ingratitudine contro i fati che sino ad ora hanno presieduto al corso della mia vita se non confessassi di essere stato un essere straordinariamente fortunato nel senso che la stragrande maggioranza delle persone con cui venni a contatto furono di regola persone generose, buone ed intelligenti. Spero che leggendo queste pagine non si convincano che lo stupido sia io”.



Da Wiki:
Carlo Maria Cipolla (Pavia, 15 agosto 1922 – Pavia, 5 settembre 2000) è stato uno storico italiano, specializzato in storia economica. Ha insegnato in Italia e negli Stati Uniti. Grazie alla sua curiosità intellettuale, dominata da rigore di pensiero e di metodo, e in virtù di una ricerca meticolosa delle fonti, ha combinato l'approccio macro-storico con studi di micro-storia in opere di grande originalità e solidità, che spaziano in campi economico-culturali molto estesi.




Il libro, edito con Il Mulino, è un volumetto di poco più di 100 pagine, arricchito con alcuni bei disegni di Tullio Pericoli. Non è semplice da trovare subito, ma con un ordine in libreria lo avrete su per giù dopo una settimana.



Vi lascio con la terza (ed aurea) legge sulla stupidità umana, che a mio parere vale tutta la teoria:



“Una persona stupida è una persona che causa danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.”



Buona lettura




Barbara

giovedì, luglio 22

La coerenza è degli sciocchi....


C'è un detto popolare che recita: "la coerenza è degli sciocchi".


Che voglio dire? (lo spiego per quelle persone che se non gli spieghi tutto non capiscono e cercano coerenza la dove non riescono a vederla)

Che mi piace variare. Mi piace scrivere pensieri e direzioni verso cui tendo ma "anche" cose che corrispondono agli stati d'animo che passo. (sottolineo anche sempre per quelle persone che non ci arrivano).

Questo vuoldire che se da un lato ho certe idee ( cioè la direzione verso cui andare) su come voglio e dovrebbe andare il mondo, dall'altro non vuoldire che non sia un essere umano e abbia degli stati umorali (alti e bassi) o non provi anche la fatica dello sforzo nel tendere verso una direzione, specialmente quando almeno per me devo prendere delle decisioni importanti sul mio futuro come è il caso in queste settimane.
E su questi mi andava di postare.

I miei post sulla Follia di Corelli e l'ultimo sulla Fortuna riguardavano appunto lo stato d'animo che ho in questo periodo nel dover prendere queste decisioni. E come tali sono nati abbastanza criptici.(lo dico sempre per quelle persone che se non colleghi tutto non capiscono)

Quindi per chi avesse bisogno di dettagli e gli sfuggisse il collegamento o il perchè della variabilità con i precedenti post, sopra c'è la spiegazione. Sotto per chi volesse approfondire certi concetti che vanno oltre le solite parole conosciute alla nostra cultura italiota.

Per il post o fortuna vedi su Wikipedia su origine dei Carmina Burana e sul Movimento dei Goliardi.

Per il post Follia vedi origine della parola Folle e anche il significato simbolico della parole Matto nel periodo del 1200.

Ovviamente potete anche solo godervi la musica (e questo era una altro dei miei scopi)


Nazzucau (Daniele Nazzi)
...chiarito questo Venerdi parto e sto fuori Roma per una settimana. E domani ho da fare dei giri per cui non ho il tempo di postare. Dopodichè se mi va scriverò ancora se non posso anche farne ameno. (se lo faccio è per chi ma di vedere le pagine del sito piene ogni giorno. mi ero stufato di vedere un post alla settimana. ma se c'è a chi non va bene posso tranquillamente smettere).

Per chi si chiedesse perchè non c'ero alla Noturbogas: la mia intenzione era di essere presente. E partivo da Roma per farlo dove avevo già degli impegni precedenti. Ma sono rimasto bloccato ad una cena perchè dovevo discutere su delle questioni sorte il pomeriggio stesso che mi riguardavano direttamente. E mi è pesato (dentro) non aver potuto partecipare.

Chiarito questo la mia coscienza è pulita.

...nel bene e nel male (come diceva Nietzsche) sotto quello che scrivo (c'è chi scrive e chi legge solo) ci metto il mio nome. mi prendo la responsabilità di quello scrivo. che siano cazzate o meno. che piacciano o meno.