lunedì, marzo 30

miiiiiiiiiiiiiiiiiiinchiaaaaaaaaaaaa.......


...........non potete capì quali robe mi passano per il cervello.............

Fede metafisico


It's a new day, a new life... for Him!

Il premier vuole nuovi poteri!
Dopo l' Onnipresenza,
l'Onniscienza
e l'Onnipotenza
cosa chiederà ancora?

La lettura del pensiero?
L'invisibilità?
O, stavolta, si accontenterà di 20 centimetri di kriptonite,
quelli che, sono la causa del suo eterno complesso d'inferiorità?




Emiliano?
...ed il letale potere della comunicazione!

domenica, marzo 29

If only I had known, I should have become a watchmaker

E’ sabato, sono disteso su una panchina, la testa poggiata sulle sue gambe. Sono lontanissimo da casa. Non mi manca: cosa è casa? Alzo il polso per guardare l’orologio, solo un’occhiata velocissima sognando di rallentarne le lancette. Ma ho una stretta allo stomaco, tra poco prenderò il treno del ritorno. Verso casa. Sento delle lacrime chiedere di uscire, ma chiudo gli occhi e le combatto mentre lei mi guarda gentile. Scivolo con la nuca verso il suo ventre, quando sento le fronde dietro di lei venire scosse dal vento. Verrà a piovere ma non mi importa. Un mio movimento impercettibile le dichiara il desiderio di baciarla. La sento chinarsi su di me e socchiudo la bocca. Le sue labbra sono caldissime. Mi dimentico del treno in partenza, dei giorni passati prima di conoscerla, della mia casa. Quando riapro gli occhi siamo troppo vicini, vedo solo il disegno perfetto delle sue labbra sorridenti. Le risorrido e sento che proviamo le stesse emozioni. Qui e ora.

E’ venerdì, stiamo ballando nel mezzo della pista ma non c’è nessun altro vicino a noi, da nessuna parte, non li vedo, non li sento intorno. Non sentiamo nemmeno la musica, ci muoviamo seguendo un ritmo concordato spontaneamente. Mi dice che vuole fare l’amore con me. Mi sorride, la voglio qui e ora.

E’ giovedì, siamo al cinema. Mentre leggo i sottotitoli, la mia mano incontra la sua. Le stringiamo forti ché quasi mi pare di parlarle e di confessarle in segreto più di quanto si possa fare a voce. Mancano ancora due giorni alla mia partenza, ho l’impressione che tutto questo non finisca mai. Esiste solo il presente, non posso credere che in un futuro io mi trovi alla stazione in attesa di un treno verso casa.

E’ mercoledì, la mia nuova camera da letto ha un aspetto familiare. L’odore del caffè la invade. I vestiti gettati a terra e le voci dagli accenti stranieri mi ricordano dove sono. Ho ancora il sapore e l’eccitazione di un bacio strappato all’improvviso nella notte, mentre il tram ci chiudeva le sue porte. Forse non era il momento giusto, si sarà offesa? Oggi sarò da solo tutto il giorno, lei non ci sarà. Spero mi voglia rivedere domani o almeno prima della mia partenza. Guardo il telefono e leggo “Non vado con i miei amici oggi, ti va di andare al lago? Potremmo rimanere lì fino a sera”. Sorrido, sorrido, sorrido.

E’ martedì. Sono appena arrivato, non conosco la città, non so dove andare. Fatico a trovare una camera per la notte. Ho ancora lo zaino sulle spalle. Nella grande piazza mi volto alla mia destra in cerca di un punto informazioni. Incrocio però uno sguardo divertito a pochi centimetri da me. E’ bellissima. La guardo “Ciao”…


Sono passati dei mesi, oggi è una giornata assolata, mi guardo intorno. Penso di aver lasciato la mia spensieratezza su una panchina di una città lontana, in un piccolo parco nascosto lontano dai rumori del centro. Mancava poco alla mia partenza: si può essere spensierati poco prima di dover abbandonare tutto?
Mi fermo a pensare che in quel momento ero felice. E nello stesso istante, non ero forse anche il ragazzo che cercava un ostello prima di conoscerla, o quello che la baciava per la prima volta o quello che sarebbe tornato da lei nei mesi successivi? E allora, mentre poggiavo la testa sulle sue gambe, ero allo stesso tempo anche quello che in una giornata assolata avrebbe ripensato a lei come ad un lontano ricordo!

Una domanda mi tormenta: era già tutto accaduto mentre le dicevo per la prima volta “Ciao”?
Poi sorrido e penso di aver fatto bene a voltarmi verso destra quel giorno nella piazza. Ma quante altre volte mi sono voltato a sinistra nella mia vita?

sabato, marzo 28

L'ANGOLO DELL'AFORISMA (II ATTO)




"A differenza di altri giochi in cui il lucro è il fine e lo scopo,
il valore degli scacchi consiste nel fatto che le loro battaglie simulate
sono conmbattute non per un prezzo ma per l'onore.
E' il gioco dei filosofi per eccellenza."

MORPHY (genio americano dello scacchi )



La tattica è sapere che cosa fare
quando si ha qualcosa da fare;

la strategia è sapere che cosa fare
quando non si ha niente da fare.

SAVELIJ GRIGOR'EVIC TARTAKOWER
Ieri sera, mi è capitato di riprendere tra le mani un libro già letto qualche tempo fa. Un libro che avevo molto apprezzato. Ma come capita molto spesso (almeno personalmente) ci si dimentica dei loro contenuti o semplicemente il rileggerli da spunti nuovi, perché nuovi sono gli occhi con cui lo leggiamo. Sto parlando di “ Gli scacchi,la vita” scritto da uno dei più grandi giocatori di scacchi di tutti i tempi: Garry Kimovich Kasparov.

Un libro, che (mi viene da dire) “non parla di scacchi ma ruota intorno agli scacchi”. Un libro che parla di una vita e delle riflessioni di una grande mente del nostro secolo che a 40 anni si trova a dover appendere “la scacchiera al chiodo”.

Cerco di farla brave: il gioco degli scacchi, come altri “giochi” ( vedere Wikipedia per la definizione di gioco) è una attività determinata da regole e da un obiettivo. Le regole degli scacchi sono costituite ad esempio dalla forma della scacchiera, dal tipo di pezzi e dai loro movimenti…e l’obiettivo è semplicemente “mangiare” il Re avversario. Lo sforzo del giocatore consiste quindi nel muoversi in questo campo delimitato dalle semplici regole del gioco, dove l’immaginazione e la fantasia sono messi a disposizione di una Strategia che consenta (come dice lo stesso Kasparov) di arrivare all’obiettivo o di arrivarci il più vicino possibile. Senza una strategia, si è un giocatore allo sbaraglio: il principiante gioca pensando una mossa alla volta, per poi improvvisamente accorgersi alla 20esima o alla 30esima che la partita è ormai irrimediabilmente compromessa.

Il dubbio e la riflessione che pone Kasparov è quindi questa: la vita è come gli scacchi?

E allora mi domandavo: quali sono le regole della vita? Quale la mia scacchiera, quali sono i paletti entro cui si muove la mia esistenza?Quale l’obiettivo della vita?

Fondamentalmente “nasciamo” (iniziamo il nostro percorso) in un punto in cui non siamo niente: una piccola massa indefinita priva di esperienza alcuna: col tempo questa massa di carne prende forma, diventa un corpo, cresce, si rafforza. E l’esperienza va di pari passo con essa ( sto parlando di arricchimento mentale, di stimoli che introiettiamo, che “forgiano” la nostra mente). Tutto questo fino a un punto di flesso (che va dai 25-30 anni, lo sentite voi quando state cominciando a calare). Un punto aldilà del quale inizia una divergenza: il nostro corpo comincia un andamento discendente (parlo del processo di invecchiamento) mentre la nostra curva esperienziale continua a crescere. E tutto questo fino all’altro punto zero: il punto di morte, il punto in cui il cerchio si chiude.

I limiti dell’agire umano (le regole, la scacchiera) sono quindi delimitati da queste due curve: dalla curva della salute e dalle curva dell’esperienza. Potrei essere ad esempio una persona che va in palestra 2 ore al giorno, decidendo di investire quelle mie 2 ore per stare meglio domani. Devo essere conscio però che sto “barattando” salute con esperienza: quelle stesse 2 ore avrebbero potuto avere un miliardo di altri utilizzi (rinuncia a un infinità di opportunità esperienziali sicuramente più arricchenti ). Quelle stesse 2 ore non so, avrei potuto passeggiare tra le vie di Bombay introiettando colori e odori e sapori nuovi. Surfare sulle coste della Nuova Zelanda. Passeggiare in una libreria a caso, “pescando” il libro che conterrà idee che cambieranno il tuo modo di vedere le cose.
E cosi il suo contrario.

Sta a noi decidere come impiegare il nostro tempo all’interno di questi confini. Verso un obiettivo che non è dato e che necessariamente dobbiamo darci noi. Per non arrivare a quel giorno e accorgersi di non aver vissuto abbastanza.

Forse è proprio questa angoscia dell’assenza di obiettivi che crea lo spazio entro cui si inserisce la Politica e le istituzioni nella nostra vita. L’assenza di mete definite fa si che molte persone abbiano bisogno dell’Obama di turno che ci dica quello che dobbiamo fare: “non vi preoccupate se siete angosciati. Non sapete dove tenderà l’umanità? (somma di giocatori che devono vivere la loro vita) Ci penserò io ad illuminarvi!”. E allora dopo che ce l’ha detto Obama ci sentiamo tutti più tranquilli e sicuri.

O i finti obiettivi che ci propongono i media attraverso una propaganda mascherata da servizi giornalistici. Il cronista di turno che recita: “guardate che carina la vecchina di 110 anni che è ancora viva e sta bene?! Non vorremmo un po’ arrivare come lei?! Se lo volete dovete vivere una vita salubre tranquilla, mangiate bene, fate sport, comprate bei vestiti per essere più belli e tutto andrà bene!”. Peccato che non ci viene detto che quella vecchia è campata 100 anni perché ha fatto una vita da casalinga del cazzo, dove la massima emozione che è riuscita a provare nella sua vita, in quel piccolo e grigio paesino di montagna (dopo l’esperienza del parto ovviamente) è stata quando nel preparare la domenica la pasta fatta in casa col sugo si è sbagliata mettendo lo zucchero al posto del sale. “oddio e adesso chi lo sente mio marito!”.

Voglio vedere Giorgino (recchie a sventola del TG1) mentre intervista un uomo che dica: “Me ne sbatto i coglioni di vivere fino a 80 anni. Preferisco morire d’infarto a 50 e averlo fatto battere questo cazzo di cuore!! Preferisco essermi drogato sperimentando la morte, essermi lanciato da un aereo barattando la mia vita per dire ho volato, amato, sofferto (dire fare baciare lettera e testamento). Voglio vedere un uomo che mandi a fanculo il potente di turno perché non si caga addosso delle conseguenze: “Se vuoi la mia libertà devi mettere sul piatto la tua vita figlio di puttana. Perché il cuore me lo dovrai strappare dal petto con le mani!”. (per chi non avesse capito mi riferisco anche a Berlusconi!)

Voglio essere io quell’uomo, voglio che ognuno di noi sia quell’uomo.




Nazzucau
…nel delirio più totale?...
…O uno degli obiettivi di energieindivenire??...

giovedì, marzo 26

Roberto Saviano...

SE UN UOMO NON è DISPOSTO A RISCHIARE QUALCOSA PER LE PROPRIE IDEE, O VALGONO POCHISSIMO QUESTE IDEE O VALE POCO LUI COME UOMO!

Ezra Pound

lunedì, marzo 23

M'illumino d'immenso con un breve moto di sguardi...

Guarda sempre il lato buono della vita.
Aspettati solo il meglio, e osservalo compiersi.
Non incolpare nessun altro dello stato negativo nel quale ti trovi.
Sei tu che decidi:
sta a te rivoltare le carte e vedere che c'è dall'altra parte.

Se scegli di vedere il lato triste della vita,
non aspettarti di attirare a te quelle anime che conoscono la gioia della vera libertà,
giacché i simili si attraggono:
attirerai solo le anime che si trovano nella tua stessa situazione.

Quando ti sembra di toccare il cielo con un dito e l'amore scorre liberamente in te,
allora attiri chiunque,
poiché tutti apprezzano un'anima gioiosa.

Impara ad elevare una persona o una situazione,
e non lasciarti mai inghiottire nell'abisso della disperazione
a causa dell'atteggiamento di qualcun altro.

Sei qui per creare
pace,
armonia,
bellezza
e perfezione,
tutto il meglio della vita.


Vai e agisci!


(tratto da: Le porte interiori di Eileen Caddy)
(fonte: www.riflessioni.it)

Emiliano?
...pian piano o tutto insieme?

mercoledì, marzo 18

COMUNICAZIONE DI SERVIZIO

A tutti gli addetti di ENERGIE IN DIVENIRE
è indetta una riunione straordinaria per Lunedì 23 Marzo alla tana di Energie in Divenire (padrone di casa permettendo). 
All'ordine del giorno NUOVE ED IMPORTANTI OPPORTUNITA'.

Per info contattare i soliti noti.


energie in divenire

lunedì, marzo 16

Mucca Assassinaaaa!


L’antiomofobia torna in palude!

Dopo l’enorme successo dell’edizione 2008, anche quest’anno l’Exmattatoio di Aprilia ha l’onore di ospitare Muccassassina per una serata dance all’insegna delle differenze, della diversità, del rispetto e di un divertimento unico e irripetibile. L’appuntamento è per sabato 21 marzo dalle ore 23.00 all’Exmattatoio.

Info e Liste: 3922961523

domenica, marzo 15

Yael Naim - Toxic


Velenoso...
veleno nelle mie vene
il sangue diventa denso

il veleno è in ognuno di noi
c'è chi aspetta che l'effetto finisca
c'è chi cerca immediatamente un antidoto
c'è invece chi è assuefatto


Tossico venefico malevolo nocivo deleterio pernicioso
infido velenigeno caustico viperino sinistro

Il veleno potrebbe sembrare una dolce pozione...
Le sue sembianze ingannano.


Roberta
ora immune...

giovedì, marzo 12

L'ANGOLO DELL'AFORISMA

Signore e signori ecco a voi l'angolo dell'aforima!!!! eeeeeeeeeeeeeeehhhhhhhhhhh!!!!!!!!!!


La vera via passa sopra una corda
che non è tesa a grande altezza
ma appena sopra del terreno.
Sembra fatta più perchè la gente vi inciampi
che non perchè ci cammini sopra.

Frank Kafka
(Nazzucau...)

mercoledì, marzo 11

Ascanio Celestini, Lancia il sasso e mostra la mano


roberta

martedì, marzo 10

...ci chiamavano ribelli...

Per voi bambine belle della via
per voi future spose di DOMANI
per voi che siete tutte POESIA
e sorridete a tutti i partigiani
per voi queste canzoni canteremo
e dalla SCHIAVITU' vi leveremo
Ohi partigiani
ci han da menar le mani (sta a noi!)
ci han da menar le mani
Ma quando i fascisti tu vedrai
le gambe in capo se le metteranno
non domandare questo come mai
sennó da noi le botte prenderanno
ma tanto sarà inutile il fuggire
ad uno ad uno dovranno morire
Ohi partigiani
ci han da menar le mani (sta a noi!)
ci han da menar le mani
Quando l’Italia sarà LIBERATA
ed i fascisti non esisteranno
la schiavitù sarà dimenticata
e tutti al suo lavoro torneranno
ringraziare dovrete solo quelli
che un giorno li chiamavano “i RIBELLI
Ohi partigiani
ci han da menar le mani (sta a noi!)
sono i VERI italiani.

Sono convinto che, l'evoluzione faccia due passi avanti ed uno indietro.
Ora che passo stiamo facendo?

Emiliano?
...e la LIBERTA' in pericolo...

Stelle fra i capelli...




Il sole sta arrivando...
campi ricoperti di margherite
i colori dell'inverno cominciano a sfumare
e dolcemente il giallo arriva sui fiori
il verde sulle piante
il pennello delle primavera incomincia la sua opera!

Roberta
impazientediannusareilprofumodeifiori

venerdì, marzo 6

Il Risveglio Del Cuore


...a un passo dal possibile, a un passo da te...

...ora queste dolci lacrime spegneranno i riflettori, è ora di uscire di scena...

...Aspettando il Sole...


JAMUNDO

6 Marzo 2009 ore 13,30

mercoledì, marzo 4

BENVENUTI A GATTACA

                                                      Federico Iurilli, 2009: modern men


Fecondazione: Clinica Usa Promette Bebe' Su Misura, Colore Occhi e Sesso Scelti Da Genitori


Roma, 2 mar. (Adnkronos Salute) 

Bebè su misura, con il colore degli occhi e dei capelli, ma anche il sesso scelto dai genitori. E' l'offerta di una clinica statunitense, i Fertility Institutes di Los Angeles, che promette agli aspiranti mamme e papà di 'ordinare' i figli come li desiderano. Il primo bimbo dai tratti selezionati potrebbe nascere il prossimo anno. Ma ancor prima che sia concepito, le polemiche si sono abbattute sulla clinica istituita da Jeff Steinberg, pioniere della fecondazione assistita negli anni '70.La tecnica utilizzata è la diagnosi genetica preimpianto: ogni embrione ottenuto viene testato, quando è ancora in uno stadio 'primitivo', prima di essere impiantato nell'utero. In questo modo si può selezionare un embrione sano, privo dei geni 'spia' di una malattia trasmissibile per esempio. Ma a tale funzione primaria della diagnosi preimpianto, il fondatore della clinica Usa vuole affiancare la possibilità, per i futuri genitori, di scegliere i colori desiderati e addirittura il sesso del nascituro.Secondo l'esperto, si legge sulla Bbc news online, le coppie potranno rivolgersi alla clinica e chiedere questa tecnica per motivi medici, ma anche estetici. Al momento si potrà richiedere l'intervento estetico solo se i test genetici degli embrioni hanno evidenziato anomalie cromosomiche. La clinica, inoltre - come precisato sul suo sito internet - non dà garanzie che il bimbo avrà poi effettivamente il colore di occhi e capelli selezionato. "Non è una strada pericolosa, ma piuttosto una via non ancora battuta, a lungo ignorata dalla scienza. E' il momento di tirare fuori la testa dalla sabbia", sottolinea Steinberg. Intanto, sono divampate le polemiche, anche al di qua dell'Oceano: numerosi esperti si chiedono se sia moralmente giusto utilizzare la scienza con questi fini.

...brividi.....
fede_il_nato_per_amore

Sensazione improvvisa di totale armonia. In quell'istante tutto è perfetto


A Silvio piace
Osservare i rivoli simili a fiumi in piena tra gli scalini di Artena nei giorni di pioggia. Scoprire un nuovo vicolo, una gelateria o una fontana nelle domeniche di sole a Roma. Assaporare con gli occhi e con l'olfatto i polli al girarrosto nelle rosticcerie del centro. Scoprire da dietro il pannello dei last minute quali scarpe indossa oggi la ragazza dell'agenzia turistica che gli piace.

A Silvio non piace
Essere zittito mentre canta il suo ritornello della giornata. Vedere una giovane coppia in imbarazzato silenzio al tavolo di un ristorante. Rispondere a mille domande prima di ricevere un sì ai suoi inviti.

martedì, marzo 3

attraversolospecchio

Riordinando la mia libreria mi sono imbattuto in quello che è diventato un pò il "manifesto letterario" di energie in divenire: Alice nel paese delle meraviglie e Alice attraverso lo specchio e per un attimo mi è venuto alla mente un flashback.
Mi trovo a bordo di un camper, il Bianconiglio per l'esattezza, e sto leggendo ad alta voce un passo tratto dal romanzo di cui sopra. Di fronte a me un ragazzo mi ascolta, rapito dal suono della mia voce e dalle strambe (o forse no...?) parole di Lewis Carroll. Il ragazzo, che per rispetto dellasua privacy chiameremo "DON" ;-), assiste immobile, il volto appoggiato sul tavolo e gli occhi chiusi. Nella sua mente si alternano immagini magiche di bambine, orologi, trichechi e "sorrisi senza gatti" e tutto in lui è pace, serenità ed armonia. A quel ragazzo (che oggi festeggia il noncompleanno e che domenica festeggerà il compleanno) auguro di poter vivere altri momenti di serenità, magia e pace.

il cappellaio matto

lunedì, marzo 2

Vento nel vento...


io e me
nodo nell'anima...
stesso desiderio di morire e poi rivivere
io e ...

Roberta

...el estado perfecto...


SI EL HOMBRE PUDIERA DECIR LO QUE AMA

Si el hombre pudiera decir lo que ama,

si el hombre pudiera levantar su amor por el cielo

como una nube en la luz;

si como muros que se derrumban,

para saludar la verdad erguida en medio,

pudiera derrumbar su cuerpo,

dejando sólo la verdad de su amor,

la verdad de sí mismo,

que no se llama gloria, fortuna o ambición,

sino amor o deseo,

yo sería aquel que imaginaba;

aquel que con su lengua, sus ojos y sus manos

proclama ante los hombres la verdad ignorada,

la verdad de su amor verdadero.


Libertad no conozco sino la libertad de estar preso en alguien

cuyo nombre no puedo oír sin escalofrío;
alguien por quien me olvido de esta existencia mezquina

por quien el día y la noche son para mí lo que quiera,

y mi cuerpo y espíritu flotan en su cuerpo y espíritu
como leños perdidos que el mar anega o levanta

libremente, con la libertad del amor,

la única libertad que me exalta,

la única libertad por que muero.


Tú justificas mi existencia:

si no te conozco, no he vivido;

si muero sin conocerte, no muero, porque no he vivido.


SE L'UOMO POTESSE DIRE QUELLO CHE AMA

Se l'uomo potesse dire quello che ama,

se l'uomo potesse innalzare il suo amore al cielo

come una nuvola nella luce;

se, come mura che si abbattono,

per salutare la verità alzata in mezzo,
potesse abbatere il suo corpo,

lasciando solo la verità dell'amore,
la verità di se stesso,
che non si chiama gloria, danaro o ambizione,

bensì amore o desiderio,

io sarei ciò che immaginavo;

colui che con la sua lingua, i suoi occhi e le sue mani,

proclama dinanzi agli uomini la verità ignorata,

la verità del suo amore vero.

Libertà non conosco, ma la libertà di essere prigioniero di qualcuno

il cui nome non posso sentire senza brividi;
qualcuno per cui dimentico questa esistenza meschina,

per cui il giorno e la notte sono per me ciò che desidero,
e il mio corpo e spirito fluttuano nel suo corpo e nel suo spirito,

come tronchi perduti che il mare annega o innalza,

liberamente, con la libertà dell'amore,
l'unica libertà che mi esalta,
l'unica libertà per cui muoio.

Tu giustifichi la mia esistenza:

se non ti conosco, non ho vissuto,
se muoio senza conoscerti, non muoio, perchè non ho vissuto.

LUIS CERNUDA

Cecilia

...eternamente soñadora...