sabato, settembre 27

Su Amanti....

L'Amore è anarchia. I sensi sono controllo. Ogni percezione è celata così dai veli.
Non può essere altro che così.

Alcune cose sono fatte per restare....altre no.

E invece a cosa vi fa pensare questa...?
...e questa......?

giovedì, settembre 25

Interpretazione&Racconti

AMANTI...

racconta...


Sono ormai diversi anni che convivo con il mio corpo,con la mia mente, eppure ancora non ho imparato a conoscerli a fondo, tanto che a volte vivo e succedono cose strane...


racconto...


Succede che la mia forma mentis elabora continuamente e decisamente percorsi schematici, pianificazioni della mia vita perfette, in sintesi, RAZIONALI. E lui, il mio corpo esegue azioni convenientemente in linea con i miei pensieri. PURA RAZIONALITA'. E allora penso, la mia essenza è RAGIONE.


ancora....


Saette improvvise di ISTINTO: incontro presupposti di dialogo NON piatto, di conversazioni spensierate ma piene, voglia di simpatia, sogni di libertà, voglia di ascoltare senza (pre)giudizi, senza aspettative e tutto in me muta. La mia mente ricorre in un pensiero costante: rivivere quelle sensazioni, il mio corpo erutta euforia incontrollabile, energia, PURA IMPULSIVITA'. E allora penso, la mia essenza è PASSIONALE.


conclusioni...


La mia religione è ARMONIA il mio DIO è EQUILIBRIO. Ogni essere aspira a raggiungere in questa esistenza il suo DIO, io farò lo stesso.


sipario...


Il mio equilibrio è raggiungibile solo attraverso l'incontro tra ANIME.

Questo è ''Amanti'', Magritte non fa altro che rappresentare questo incontro. I corpi fisici non si toccano, le anime si amano. Razionalità in un banale bacio. IMPULSIVITA' nel mostrare l'intimità della passione travolgente dell'immanente (anime).

E' l'opera più grande che abbia mai apprezzato e avuto la fortuna di interpretare, grazie e con l'aiuto delle mie esperienze quotidiane.

A voi e alla mia IMPULSIVITA' buonanotte e BUONA VITA.

Raffaele Jàmundo =
道 = http://www.lastelladelmattino.org/rivista/wp-content/uploads/2006/11/tao.gif

Man Ray


Roberta

mercoledì, settembre 24

Interpretazione personale della famosa "mi illumino d'immenso"

La luce lontana si avvicina e ci circonda, è ovunque, come un suono che pervade l’atmosfera e confonde nascondendo la sua fonte.
Da dove arriva questa sorgente illuminante?
E’ solo illusione, maschera di una verità infinitamente più grande oppure tutto è così semplice, piccolo e drammaticamente vicino al mondo apparente?
Siamo figli di un paesaggio nato da una ricostruzione fedele, sensata anche se mutevole di un pittore impressionista o discendiamo da una frenetica pennellata; espressione scaturita dal movimento casuale e caotico di un contemporaneo.
Non so per quanto dovremo interrogarci, forse per l’eternità, forse il dubbio è un sentiero senza meta e noi ne siamo consapevoli.
Qual è allora il nostro strumento di conoscenza; l’intelletto sembra donarci grandi poteri ma senza accorgercene abbiamo compiuto un percorso circolare varcando nuovamente quella linea che avevamo superato con piena fiducia, ignari dell’inutilità del gesto.
Cosa siamo allora?
Un errore chiamato coscienza?
Innumerevoli individui incapaci di cogliere un senso, alcuni profondamente egoisti e radicati nella terra, a contatto con l’incessante divenire, altri accecati dalla convinzione che un senso attraversi la vita per portarci verso una paradisiaca meta, e altri ancora colti da una feroce inquietudine che li porta a detestare quel pessimo concetto devastante e contingente che è il tempo.
Liberiamoci, seguiamo la natura delle cose per coglierne la semplice purezza, godiamo dell’energia insita nel creato e specchio dell’ignoto.
Immaginiamo e percorreremo strade mai percorse, strade che si intrecciano e che si elevano su dimensioni sconosciute. Lasciamo fluire ciò che la nostra singolarità produce per lasciarci abbagliare, un giorno, dalle nostre creazioni forse frutto di un disegno errato dagli effetti volutamente imprevedibili.

Angelo, amico di Don Emiliano

Amanti...



A cosa vi fa pensare questa immagine?

Roberta

lunedì, settembre 22

Ed ora, un pò di informazione ...sessuale! Evvai!!!


E' un pò lungo, ma ne vale la pena.

dal sito di Jacopo Fo
(
http://www.jacopofo.com/donne-punto-g)

Tutte le donne hanno il punto G! Perche' negarlo?

Il punto G è un'area cavernosa, che si gonfia se sollecitata, posta a circa 3 centimetri di profondità nella vagina ed è sensibile perchè vi arrivano le terminazioni nervose della clitoride che girano intorno all'osso pubico arrivando dientro di questo.
Il piacere e' dato proprio da queste terminazioni nervose e toccando il punto G, praticando una moderata pressione verso l’osso pubico, si ottiene un intenso piacere, i corpi cavernosi che rivestono quest’area si riempiono di sangue e si gonfiano, e la donna raggiunge un orgasmo molto profondo.

Il punto G e la clitoride sono i due centri orgasmici femminili. Questi sono i semplici fatti. Perche' molta gente non si rende conto di questa realtà anatomica?
Perche' così poche persone hanno sperimentato questo grandioso piacere?
La ragione e' presto detta: innanzitutto una cocente disinformazione. Molti manuali di sessuologia, tra cui alcuni dei piu' venduti del mondo, negano l’esistenza del punto G e c’e' da dire che molte donne hanno difficoltà a trovarlo. Ma questo non perche' siano sprovviste del punto G ma semplicemente perche' la quantità di piacere che il punto G può produrre dipende dallo stato di tonicità della muscolatura vaginale.
In Italia piu' del 60 per cento delle donne dopo la menopausa ha problemi di incontinenza delle urine e, come si sa dal 1936 grazie al professor Kegel, questo disturbo e' dovuto dalla perdita di tono della muscolatura causata a sua volta da una specie di censura della mente che porta molte donne a non muovere, a non contrarre, i loro muscoli vaginali.
Per inciso, questo disturbo in Italia viene ancora operato chirurgicamente ma in Svezia, Norvegia, Francia, Danimarca e Finlandia da decenni e' curato semplicemente con la ginnastica della muscolatura pubococcigea, muscolatura che usiamo tutti, maschi e femmine, quando facendo pipì blocchiamo il flusso delle urine. Questo esercizio non va fatto assolutamente facendo pipì, l’ho scritto soltanto per spiegare qual e' il muscolo, la pipì fatela senza bloccarla, la muscolatura pubococcigea la mobilitate quando non avete altro di meglio da fare. E’ sufficiente contrarre l’area per tre secondi e rilassarla per 12 secondi, fate a occhio, non e' necessario contare, il concetto e' che il rilassamento deve durare molto di piu' della contrazione.
In questi paesi dove e' praticata la ginnastica della muscolatura pubococcigea l’incidenza dell’incontinenza urinaria dopo la menopausa e' intorno al 18 per cento e anche questo 18 per cento non subisce un’operazione chirurgica ma si rieduca la zona attraverso la ginnastica riabilitativa della muscolatura vaginale. E aggiungiamo che l’operazione chirurgica, oltre a comportare dolore, costi.. ecc ha anche un effetto molto aleatorio, in quanto un’alta percentuale di donne si trova dopo pochi anni ad affrontare un nuovo cedimento del muscolatura. Il che e' ovvio, perche' non si rimuove la causa dell’incontinenza e cioe' il pessimo stato dei movimenti dei muscoli, quindi la scarsa irrorazione sanguigna e la mancanza di sensibilità.
La questione del punto G quindi e' strettamente collegata all’efficienza della muscolatura pubococcigea. Se una donna ha la muscolatura atrofizzata il punto G non e' sensibile e quindi non e' in grado di regalare le meravigliose sensazioni che dovrebbe.
Questo spiega perche' molte donne non hanno la sensibilità del punto G e possono addirittura sperimentare sensazioni sgradevoli se quest’area viene sollecitata. Ma questo fatto non dipende dall’esistenza o meno del punto G ma dalla salute dell’area genitale o dal suo stato di decadimento muscolare e percettivo.
Questa semplice informazione manca nel panorama dell’informazione e dell’educazione sessuale e anche dopo che il professor Emmaunuela A. Jannini dell’Università dell’Aquila ha fotografato il punto G provando la sua esistenza già certificata dall’Associazione dei Sessuologi americani nel 1980, ci tocca vedere l’ultimo numero di Focus di agosto che titola: “Gli ultimi segreti del sesso” e sostanzialmente ci parla del punto G definendolo “Il misterioso punto G”, la rivista cita la ricerca di Jannini ma pubblica due foto a pagina 70 con il titoletto in didascalia: “Chi ce l’ha e chi no” , cioe' dice che alcune donne ce l’anno e altre no, non nomina assolutamente il problema della muscolatura vaginale perche' e' un mistero del sesso che a Focus non interessa, e non si spiega il rapporto tra corretta irrorazione e salute dell’area, per cui quando si fa un’ecografia e il punto G risalta e' perche' e' un punto G sano, quindi visibile invece quando l’area e' atrofizzata quello che si evidenzia dall’esame ecografico e' un punto G atrofizzato e quindi non visibile.
Il fatto che un giornale di informazione tra i piu' diffusi in Italia non abbia capito un cazzo del punto G ci dice quale sia il livello drammatico dell’informazione in Italia.
E tra i misteri del sesso di cui Focus non fa parola e' il fatto che se una donna ha una tonicità sana e naturale della propria muscolatura passeresca e se questa donna ha rapporti sessuali condotti in modo tale da sollecitare il punto G ed ella contrae durante l’amplesso i muscoli vaginali e' molto probabile che questa donna eiaculi durante l’orgasmo.
Dal 1980 l’Associazione Americana di Sessuologia ha certificato l’esistenza dell’eiaculazione femminile. La donna e' munita di prostata, anch’essa fotografata dal dottor Jannini, quindi esiste in maniera indiscutibile, e sulla possibilità per la donna di eiaculare durante l’orgasmo non ci sono dubbi. La donna durante l’orgasmo può emettere un liquido del tutto simile allo sperma maschile però senza spermatozoi, per fortuna, sennò noi maschi saremmo tutti in cassa integrazione.
L’esistenza dell’eiaculazione femminile e' confortata dal fatto che oltre alle decine di femministe che hanno assediato le Associazioni di Sessuologi inglesi e americane con le provette delle analisi del loro liquido emesso durante l’orgasmo, anche dal fatto che l’eiaculazione e' un momento centrale dello sviluppo di una donna presso le popolazioni con cultura prevalentemente matriarcale che ancora sopravvivono sul pianeta, come ad esempio i Trukese e gli Yapese delle isole della Micronesia, che considerano una donna adulta non quando ha il primo mestruo ma quando eiacula contro la porta della propria capanna davanti alle donne anziane del villaggio, a quel punto e solo a quel punto la donna e' adulta.
L’assurdità dell’ignoranza sulla passera da parte dei patriarcali europei e' sottolineata dal fatto che quando i nostri antropologi occidentali sono andati presso queste popolazioni e hanno chiesto come si facesse l’amore in quelle terre, i selvaggi, cosiddetti, risposero: “Al colmo del piacere orgasmico il maschio eiacula e la donna pure”, e siccome gli studiosi non sapevano nulla dell’eiaculazione femminile hanno scritto sui libri che questi popoli di maiali, durante il massimo del piacere orgasmico, si fanno reciprocamente la pipì addosso che, tra l’altro e' fisiologicamente piuttosto difficile da realizzare.
Nel 1980 l’Associazione Sessuologi americani certifica l’esistenza del punto G e dell’eiaculazione femminile e malgrado questo nei manuali di antropologia oggi in libreria troviamo ancora questa storia assurda sui Trukese e gli Yapese che si fanno la pipì addosso perche' i sessuologi non si parlano con gli antropologi, fin dai tempi dell’università, hanno litigato… insomma , un casino.
E’ da notare che non solo Focus non parla dell’eiaculazione femminile in questo ultimo numero sui misteri del sesso ma ahime', Focus Storia numero 22 dell’agosto 2008 contiene una chicca meravigliosa all’interno di un servizio pruriginoso sul sesso e la religione nei secoli. A pagina 75 possiamo trovare il seguente testo: “Godersela con tutti i crismi: come, quanto e quando si poteva fare sesso secondo la Chiesa? … Il gesuita spagnolo Tomas Sanchez 1550-1610, nei sui consilia moralia considerava non peccaminoso ritirarsi dall’amplesso prima dell’eiaculazione da parte di uno dei due coniugi (all’epoca si riteneva che anche la donna producesse liquido seminale).”
E si riteneva una cosa giusta! Ma l’autore dell’articolo, di cui non abbiamo nome (perche' si tratta di un box mentre l’articolo nel suo complesso e' firmato da Adriano Monti Buzzetti, poverino se le ha scritte lui queste cose o se le ha lette non si e' accorto dello svarione) non ha una grossa informazione sulla eiaculazione femminile.
E per finire la carrellata di misteri del sesso di cui Focus non parla possiamo aggiungere che non nomina il punto L, chiamato dai cinesi millenni prima della nascita di Gesu' Cristo “Ponte di Giada”, la zona tra i testicoli e l’ano che e' la radice del pene e che se sollecitata durante l’amplesso provoca nel maschi un piacere paragonabile a quello del punto G femminile.
Questa zona può essere sollecitata dalla donna se essa produce appropriati movimenti vaginali, oppure attraverso un massaggio esterno tra i testicoli e l’ano, oppure con altri sistemi di aspirazione applicati alla punta del pene, perche' poi da lì tutta l’aspirazione si trasmette fino alla radice del pene attraverso il canalino dell’uretra (però non entriamo in dettagli sennò diventiamo volgari…) e può essere sollecitata attraverso l’ano. Tutti i maschi, anche il piu' virile degli uomini, hanno un punto circa a tre centimetri di profondità nell’ano nella parete del pube, proprio limitrofa alla radice del pene che se sollecitata si gonfia perche' e' una zona erettile (parliamo di una cosa che e' visibilmente anatomicamente presente, e può provocare l’orgasmo se sollecitata).
Non e' necessario diventare omosessuali per fare questa esperienza, oggi con i sistemi digitali possiamo fare tutto per cui potete restare virili maschi ed eterosessuali e sperimentare comunque questo tipo di gioia orgasmica.
Ma anche di questo Focus non ci parla e sospetto che non ne sappiamo assolutamente nulla.
Per concludere possiamo dire che Focus dà come se fossero reali alcune scoperte che in realtà sono delle cazzate. C’e' una ricercatrice che afferma di aver scoperto che l’ideale e' avere una distanza di 2,5 centimetri tra clitoride e vagina o che le donne di statura medio bassa e senza troppo seno sono, in media, le piu' predisposte a provare piacere. Che per chiunque abbia ancora un paio di neuroni attivi nel cervello e' una cazzata mostruosa, perche' la capacità orgasmica dipende sì da fattori fisiologici ma soprattutto da fattori culturali, emotivi e quindi e' la situazione e il contesto che determina la potenza orgasmica e non certo la distanza tra la clitoride e la vagina o se una e' alta o bassa. Queste sono stronzate che un giornale scientifico dovrebbe cercare di non mettere in giro perche' creano soltanto mostruosità informative.
Tutto questo discorso per rappresentarvi la difficoltà che ancora oggi noi abbiamo in questa società patriarcale, sessuofoba e merdosa ad avere una semplice, elementare, non censurata informazione sul piacere sessuale. Questa e' una società che ha paura del piacere perche', come ci ha spiegato William Reich, un uomo e una donna che provano piacere, che hanno una vita sessuale piena e soddisfacente sono persone piu' complete, piu' equilibrate, hanno una maggiore autostima. Esiste un rapporto strettissimo tra l’idea che ho di me, il mio ottimismo, la mia positività, la mia voglia di fare e di cambiare il mondo e la mia soddisfazione sessuale, la mia coscienza della mia piena capacità di godere del piacere della mente e del corpo.
William Reich diceva che la repressione sessuale e' lo strumento primo che dà carburante alle dittature. Per questo continuiamo a battere e ribattere da anni sulla questione dell’informazione sessuale. E sono stato felicissimo di vedere che Beppe Grillo ha pubblicato un mio articolo poetico (qui)
proprio sulla necessità che il movimento che sta cercando di trasformare l'Italia, metta tra i suoi obbiettivi culturali fondamentali la diffusione dell'educazione sessuale e la lotta contro i tabù e la sessuofobia. E non vogliamo soltanto riaffermare il diritto delle persone al piacere sessuale, proprio perche' sappiamo che il piacere sessuale esplode e diventa sublime quando incontra la passione amorosa, vogliamo anche affermare la centralità dell’amore sentimentale e romantico in questo straordinario processi di cambiamento che stiamo vivendo oggi. Il mio articolo si concludeva con la proposta di dare un segnale forte in questa direzione nel prossimo Vaffanculo day: baciamoci contemporaneamente in un milione di persone in cento piazze d’Italia.
Un’azione semplice, esteticamente meravigliosa, emotivamente appagante, io credo che un milione di persone che si baciano nello stesso momento dando a questo atto d’amore un significato di affermazione della vita contro l’ideologia della morte e del dolore e della sopraffazione siano la rappresentazione di un archetipo di ribellione e di rinascita, siano un gesto di costruzione di un immaginario collettivo diverso. E di questo abbiamo bisogno, se vogliamo costruire una società migliore, serve iniziare a rappresentare il nostro sogno attraverso i gesti.
La pubblicazione di questo articolo sul blog di Grillo ha evidentemente creato molto scalpore. Ho letto parecchie lettere di amici e compagni scandalizzati che chiedevano che cosa c’entra l’amore con il cambiamento della società. Ecco, io credo che questa sia una questione essenziale sulla quale dobbiamo discutere. A me non interessa un cambiamento di questa società che non contenga una versione diversa non soltanto della politica e dell’economia ma del costume e della scala di valori esistenziali. Non e' possibile pensare a un mondo che rispetta l’ambiente, a un mondo di pace, senza pensare che questo cambiamento debba trovare l’energia per essere in una diversa concezione della vita. Ci servono stili di vita diversi. Gli stili di vita sono una questione complessiva, che tocca tutti gli aspetti della nostra esistenza, e in modo preponderante gli aspetti emotivi, quelli del desiderio, del piacere e dell’appagamento. La nostra ribellione a questa società e' iniziata sulle note dei Rolling Stones: “I can get no satisfaction”, soltanto se noi sapremo parlare di un piacere capace di darci vera, profonda, intima, sostanziale soddisfazione noi potremo parlare realmente di una società nuova e migliore. Un società nuova dove non esita spazio per la centralità dell’amore non mi piace. Non mi interessa.

Jacopo Fo


C'è anche un filmato qui.
Buona caccia!


Emiliano?

...chi cerca trova...

mercoledì, settembre 17

LINEA D'OMBRA (JOVANOTTI)

La linea d'ombra
la nebbia che io vedo a me davanti
per la prima volta nella vita mia mi trovo
a saper quello che lascio e a non saper immaginar quello che trovo

mi offrono un incarico di responsabilità
portare questa nave verso una rotta che nessuno sa
è la mia età a mezz'aria
in questa condizione di stabilità precaria
ipnotizzato dalle pale di un ventilatore sul soffitto
mi giro e mi rigiro sul mio letto
mi muovo col passo pesante in questa stanza umida
di un porto che non ricordo il nome
il fondo del caffè confonde il dove e il come
e per la prima volta so cos'è la nostalgia la commozione
nel mio bagaglio panni sporchi di navigazione
per ogni strappo un porto per ogni porto in testa una canzone
è dolce stare in mare quando son gli altri a far la direzione
senza preoccupazione
soltanto fare ciò che c'è da fare
e cullati dall'onda notturna sognare la mamma... il mare.

Mi offrono un incarico di responsabilità
mi hanno detto che una nave c'ha bisogno di un comandante
mi hanno detto che la paga è interessante
e che il carico è segreto ed importante
il pensiero della responsabilità si è fatto grosso
è come doverr saltare al di là di un fosso
che mi divide dai tempi spensierati di un passato che è passato
saltare verso il tempo indefinito dell'essere adulto
di fronte a me la nebbia mi nasconde la risposta alla mia paura
cosa sarò? dove mi condurrà la mia natura?
La faccia di mio padre prende forma sullo specchio
lui giovane io vecchio
le sue parole che rimbombano dentro al mio orecchio
"la vita non è facile ci vuole sacrificio
un giorno te ne accorgerai e mi dirai se ho ragione"
arriva il giorno in cui bisogna prendere una decisione
e adesso è questo giorno di monsone
col vento che non ha una direzione
guardando il cielo un senso di oppressione
ma è la mia età
dove si guarda come si era
e non si sa dove si va, cosa si sarà
che responsabilità si hanno nei confronti degli esseri umani che ti vivono accanto
e attraverso questo vetro vedo il mondo come una scacchiera
dove ogni mossa che io faccio può cambiare la partita intera
ed ho paura di essere mangiato ed ho paura pure di mangiare
mi perdo nelle letture, i libri dello zen ed il vangelo
l'astrologia che mi racconta il cielo
galleggio alla ricerca di un me stesso con il quale poter dialogare
ma questa linea d'ombra non me la fa incontrare.

Mi offrono un incarico di responsabilità
non so cos'è il coraggio se prendere e mollare tutto
se scegliere la fuga od affrontare questa realtà difficile da interpretare
ma bella da esplorare
provare a immaginare come sarò quando avrò attraversato il mare
portato questo carico importante a destinazione
dove sarò al riparo dal prossimo monsone

mi offrono un incarico di responsabilità
domani andrò giù al porto e gli dirò che sono pronto a partire
getterò i bagagli in mare studierò le carte
e aspetterò di sapere per dove si parte quando si parte
e quando passerà il monsone dirò "levate l'ancora
diritta avanti tutta questa è la rotta questa è la direzione
questa è la decisione."

Nazzucau
( CAZZIATO e che non sa se il coraggio è prendere e mollare tutto o affrontare questa realtà difficile da interpretare)

martedì, settembre 16

SIETE MORTI??? O COSA!!!

MI DOMANDO:
- CONDIVISIONE !?
- PENSIERI!?
- STIMOLI !?
- RACCONTI!?
- CAZZATE !?
- SOGNI !?
- VISIONI !?
.....MA CHE CAZZO DI FINE AVETE FATTO!?!?!
AOOOOOO!!! STO BLOG NON PUO ANDARE AVANTI CO DUE SCEMI... UNO METTE I POST E L'ALTRO LI COMMENTA!!!... ALLORA SE NON SIETE MORTI, E VISTO CHE SIETE ENERGIE IN DIVENIRE E SICCOME SIETE ESSERI UMANI, QUINDI NON ANDATE IN LETARGO, SVEGLIAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!ANDREA, TOMIC, RAFFAELE, DON EMILIANO, PATRICK, FEDERICO, VALERIO, DANIELE, CEJE, SILVIO, MARCO, FABIO.....
QUESTE ENERGIE LE VOGLIAMO TIRARE UN PO' FUORI!!!!!!


ROBERTA
cazziatone!

Io, Tu, Noi, Loro... Tutti!


Stanno accadendo fatti inquietanti, xenofobi e preoccupanti:
  • un presunto omicidio razzista a Milano (leggi qui)
  • un presunta aggressione da parte delle forze dell'ordine a cittadini rom a Verona (leggi qui)
  • una presunta aggressione ad una coppia gay a Roma (leggi qui)
  • un presunto licenziamento razziale a Lecco (leggi qui)
C'è in giro un aria strana, una costante fobia del diverso, c'è intolleranza verso le minoranze, c'è, purtroppo, un'esagerata malainformazione mirante proprio ad intensificare questo clima di tensione.

Ma che sta succedendo?
Non sappiamo più ragionare con la nostra testa?
Siamo burattini o esseri pensanti?
Cos'è questa paura dilagante?
Dov'è la solidarietà?
Dov'è la reciproca assistenza?
Se ci dovessimo trovare in difficoltà come faremo a chiedere aiuto agli altri, noi, che di aiuto non ne diamo?


"Ogni vero uomo deve sentire sulla propria guancia lo schiaffo dato a qualunque altro uomo!"
(Che Guevara - rivoluzionario argentino)



Emiliano?
...cittadino del mondo che combatte i regimi...

lunedì, settembre 15

Il calcio, quello VERO, quello che piace a me!


E' lunedì, il giorno dedicato al calcio parlato, sarebbe bello un giorno sentir parlare della Freeopera...

Vi consiglio questo filmato, toccante e riflessivo.

Lo trovate qui.

Emiliano?

...che, oggi non è un lunedì qualsiasi, è un lunedì Figo...

mercoledì, settembre 10

A scuola di felicità!


Ufficialmente si chiama Corso di Psicologia Positiva e si puo' frequentare nella prestigiosa Harvard University del Massachusetts.
Il docente e' Tan Ben-Shahar, autore del best-seller “Happier: Learn the Secrets of Daily Joy and Lasting Fulfillment” (Più felici. Impara i segreti della gioia quotidiana e del completo appagamento) e il corso conta piu' di 850 iscritti.
Durante le lezioni gli studenti apprendono che la felicita' non e' il prodotto del caso ma il frutto di una costante, organizzata e creativa attivita' per perseguirla nel lavoro, nell'amore, nelle relazioni sociali.
E i soldi non fanno la felicita', almeno non quanto un rapporto intimo con un'altra persona, gli amici e la comunita' in cui si vive.
Negli Stati Uniti i corsi universitari sulla felicita' sono oltre 200.
Assolutamente all'avanguardia rimane comunque il Buthan dove l'indice di felicita' dei cittadini e' utilizzato al posto del prodotto interno lordo.
(fonte: http://www.jacopofo.com)

Vi invito a leggere anche l'articolo di Repubblica che trovate qui.


"La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha!"

(Oscar Wilde - scrittore, poeta e drammaturgo irlandese)


Emiliano!
...che va a vivere in Buthan...

domenica, settembre 7

LA MIA ESTATE FINISCE COSI'...MA...

Era di Venerdì a mezzanotte, tuoni, lampi, fulmini e saette, quattro briganti attendevano il passaggio della diligenza, uno di essi disse Raffaele raccontaci una fiaba, e la fiaba cominciò...

Ho atteso, nonostante avessi già tutto in mente, ho voluto aspettare che passasse l'effetto dell'anestesia. Ecco, tornare alla mia vita è stato come vivere il momento prima che quell'ago buchi la pelle, prima che quel liquido entri nelle vene, prima che attraversi tutto il corpo, prima che ti avvolga per trasportarti dalla coscienza all'incoscienza...questo ho sentito, questo ho vissuto...
Il viaggio Roma-Milano è stato una lunga puntura, entrato nella monocromatica città è iniziato l'effetto ed è stato come lasciarsi trasportare da uno sterile quotidiano già vissuto, erano ancora troppo accecanti quei colori per riscoprire queste scale di grigio. Oggi sento meno il suo effetto, ma vivo incoscienza anche senza essere ancora narcotizzato...ma posso raccontarvi...e racconterò di ME E DI VOI, vi definirò così, unica entità che esprime l'insieme,la compattezza, la completezza. Potrei raccontarvi uno per uno, ma sarebbe come privare un'opera di una caratteristica fondamentale che la rende tale, per questo vi cristallizzo lì e così.
C'è chi ricorderà le risate, la goliardia, la lucidità (apparente) o il disordine (coinvolgente), ciò che a me ha sgomentato in maniera sensazionale è stata l'intensità e la complicità.
E ho scoperto che questo blog lo testimonia, non rappresenta semplicemente lo sterile incontro tra amici, ma reale incastro tra anime che le rende complici, ma l'ho potuto verificare solo vivendovi quotidianamente.
Adesso vedo davanti a me una lunga stagione delle piogge, però sono pronto per viverla e poi raccontarvela con aggettivi diversi da tutti quelli che ho fin ora utilizzato.
Riflettevo sul fatto che per sua natura un degno ''viaggiatore'' è consapevole che ''la bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva'', questo è il suo stato d'animo che troppo spesso si discosta dal mio. Ma ringraziando le stelle ci ha pensato lui a ricordarmelo e da quel messaggio è accresciuta la mia consapevolezza e forse oggi ho appreso l'importanza di avere occhi per osservare, come un neonato che li spalanca per la prima volta. Del resto, e cito ancora, è sempre estate se lo si vuole, anche se la mia immagine di te che abbassi quella serranda salutandomi con un bacio ha segnato nella mia testa un solco tra la terra della spensieratezza e quella delle responsabilità. LA MIA ESTATE FINISCE COSI'...ma anche i nostri inverni possono essere vissuti con questa intensità!
Ancora, pensando, all'estate, giorni fà ho ascoltato la mia ANIMA raccontarmi che per lei quest'anno il profumo dell'estate è come se mai le fosse entrato nelle narici, bè, bastano veramente poche parole per raccontare uno stato d'animo, per raccontarsi in uno squarcio di vita. Solo una volta che le mie NUOVE orecchie hanno ascoltato questa sensazione ho potuto afferrare ciò che realmente ho vissuto, come non accadeva da tempo. Ormai l'ho citata, e per questo sento di spedirle un caldo e lungo pensiero: a LEI che ancora oggi definisco la mia ANIMA semplicemente per la costanza con la quale riempie in questa esistenza la mia vita.
Farò tesoro di tutto questo e il mio viaggio continuerà con il cuore più leggero...
Tornerò presto tra voi e vi parlerò con le parole di chi grazie a voi ha scoperto IL NUOVO MONDO...

...''GLI AMICI: SEMPRE LIBERI DI SEPARARSI, SENZA SEPARARSI MAI''...

Raffaele Jàmundo (...denarcotizzato)

sabato, settembre 6

L'isola, il mare e il faro...

Questo breve viaggio sull'isola di Ventotene mi ha riportato in una dimensione spesso sognata... mi ha fatto rivivere sensazioni lontane e ha ricordato ai miei occhi la bellezza del mare... di un faro che ti illumina e ti dice dove sei...
commossa dai racconti di un marinaio in cerca della sua sirena...
ho camminato scalza per tutta l'isola e l'ho sentita mia
grazie isola!

tornero' presto

roberta

l'isolana

venerdì, settembre 5

vacuum

domande per rispondere a domande senza risposta
....io non ho sentimenti,solo sensazioni....
....io non ho sentimenti,solo sensazioni....
....io non ho sentimenti,solo sensazioni....
....io non ho sentimenti,solo sensazioni....






-ho un buco a centrocampo-

martedì, settembre 2

INCONTRI...

Ci si può incontrare per caso.
Ci si può sfiorare senza riconoscersi, rimandando per sempre il momento in cui ci si cambierà la vita...
In tutti gli incroci della nostra esistenza c'è qualcosa di magico, che ci attraversa e ci rende diversi. Anche se non ce ne accorgiamo...
Possono essere storie semplici o rapporti tormentati. Spesso sono qualcosa di più...
E di questi "pezzi di vita" rimane una traccia in ognuno di noi, un'impronta indelebile che ci plasma e ci accompagna per il resto del nostro Percorso.
E' essenziale viverli nella loro completezza, senza preoccuparsi di quanto essi possano durare...

Figo (fuori dal tempo)

Il viaggio di ricerca non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi...
(Marcel Proust)

lunedì, settembre 1

Il regalo più grande...

(ovvero l'importanza di avere un corpo)

Sdraiato sul mio letto riflettevo sul mio corpo...
Lo immaginavo composto solo dalla struttura ossea: il cranio, la mascella, le costole, la spina dorsale, gli arti.
Quindi ho immaginato di riempirlo con gli organi, ammassati uno con l'altro, tutti al loro posto.
Ed i muscoli che ci permettono di muoverlo.
E le vene, groviglio lunghissimo di delicati fili.
Ed il sangue, liquido vitale necessario.

Troppo spesso non ci piace, a volte si ammala ed, inevitabilmente, ci porta alla morte.
ORA, però, è VIVO ed è per questo che dovremmo valorizzarlo di più, amarlo e prenderci cura di LUI.

Dovremmo, ogni istante, ringraziare la vita per averci dato in prestito questa perfetta macchina organica.

"Le cose regalate, chissà perchè, hanno un valore inferiore di quelle sudate!"
(Daniele Nazzucau - studioso della mente)


Emiliano!
...geco dal corpo umano...