sabato, settembre 18

Una passeggiata per pigri

Stasera voglio portarvi a fare un giro, partendo non da un posto particolarmente affascinante o che susciti interesse: piazza Indipendenza a Pomezia. Per essere rigorosi N41°40' e E 12°30' sono le coordinate (+ o -).
Partiamo da qui, diciamo dal bar Antonelli, e guardiamo in direzione della torre del comune. Però non ci fermiamo alla torre, guardiamo più in alto, nel cielo notturno, e da qui si parte.
I lampioni disperdono luce verso l'alto "inquinando" la nostra visuale, peccato, ma riusciamo comunque a scorgere la luna da quella parti. Non è particolarmente luminosa, nè rossa o blu o verde come accade in certe nottate fortunate. Non è nemmeno piena, niente atmosfera da Twilight insomma, ma non fa niente, il viaggio è cmq interessante quando la vediamo vicina vicina - appena sotto - a due stelline ravvicinate. Forse per vederle dovrete distogliere la vista dalla luna (la sua luce è comunque troppo forte), e esse compariranno sulla vostra retina. Chi di voi è capricorno? Ecco, quelle sono le corna di questo strano animale.
Sotto di lui potremmo vedere il sagittario se solo non ci fosse la torre e gli altri edifici. Infatti in questo periodo dell'anno tramonta molto presto e tra poco sparirà del tutto quando arriverà il suo momento astrologico (non astronomico) da fine Novembre a fine Dicembre, in cui seguirà il sole nelle ore diurne e il cielo azzurro ce lo nasconderà (come ci nasconde ogni giorno molte altre cose).
Allora noi seguiamo la direzione indicata dalla congiungente le corna del capricorno verso l'alto incontrando una stella molto luminosa, Altair dell'Aquila (quella che si ciba del povero Prometeo), una stella nana a 17 anni luce da noi. Proseguendo lungo la stessa direttrice corna-altair ci imbattiamo nella stella Vega, luminosissima quasi allo zenit sulla nostra testa. Non ci sfuggirà allora una terza stella altrettanto luminosa: Deneb del Cigno, una supergigante blu lontanissima da noi. Queste tre stelle splendenti formano un triangolo che ci ha accompagnato, restando sopra le nostre teste, per tutta l'estate.


Ora, tracciando una linea immaginaria tra Altair e Vega e proseguendo oltre quest'ultima incrociamo una serie di stelle che delineano una forma affusolata e ricurva che si inserisce tra due costellazioni riconoscibilisime: l'Orsa Minore e l'Orsa Maggiore. In realtà la luce dei nostri lampioni non ci permette di vedere al meglio l'Orsa Minore, ci vuole un occhio un po' più allenato per distinguere almeno 3 delle sue famose 7 stelle. La linea di stelle che stavamo seguendo però è la costellazione del Drago che contiene Thuban, stella polare fino a 2000 anni fa (fra migliaia di anni sarà invece Vega ad indicarci il nord). Proseguendo dalla testa del drago verso destra (verso sud) incontriamo una costellazione inconfondibile a forma di W: Cassiopea.
Ognuno dei 4 rami della W ci indica qualcosa di interessante e noi proseguiamo lungo il terzo ramo a partire dal basso, il quale ci indica un immenso quadrato nel cielo: il corpo di Pegaso, da cui partono verso l'alto le gambe e verso il basso la testa e la criniera.
Non potremo allora fare a meno di chiederci cos'è quella stella luminosissima proprio sotto Pegaso. Dopo la luna, è l'oggetto più luminoso nel cielo di stasera: è Giove (il 21 sarà luminosissimo al tramonto e per tutta la notte) che in questo momento fa compagnia ai Pesci e si dirige lento ma inesorabile verso l'Acquario, a sud. Oltre Giove (la cui famosa macchia/vortice nell'ìemisfero sud è inspiegabilmente sparito qualche mese fa!) si riconoscono infatti tre stelle vicinissime: possiamo dire che esse sono appunto la bocca dell'otre portata dall'acquario. Poco più a destra dell'Acquario incontriamo nuovamente la Luna e, abbassando lo sguardo, la torre di Pomezia.
Bentornati al bar Antonelli.
(continuerà...)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

:D

VaLe.. a bocca aperta a fissare il blu.

Energie in divenire ha detto...

Quindi riassumendo, se volessi vedere semplicemente Giove ed ho come punto di riferimento la Luna soltanto, dove devo volgere il mio sguardo?

EMILIANO

Energie in divenire ha detto...

Eccoti servito:

Stasera voglio portarti a fare un giro, partendo non da un posto particolarmente affascinante o che susciti interesse: piazza Indipendenza a Pomezia. Per essere rigorosi N41°40' e E 12°30' sono le coordinate (+ o -).
Partiamo da qui, diciamo dal bar Antonelli, e guardiamo in direzione della torre del comune. Però non ci fermiamo alla torre, guardiamo più in alto, nel cielo notturno, e da qui si parte.
I lampioni disperdono luce verso l'alto "inquinando" la nostra visuale, peccato, ma riusciamo comunque a scorgere la luna da quella parti. Non è particolarmente luminosa, nè rossa o blu o verde come accade in certe nottate fortunate. Non è nemmeno piena, niente atmosfera da Twilight insomma, ma non fa niente, il viaggio è cmq interessante quando alla sua sinistra (verso est) si riconoscono tre stelle vicinissime: possiamo dire che esse sono la bocca dell'otre portata dall'acquario.
Non potrai allora fare a meno di chiederti cos'è quella stella luminosissima proprio accanto all'acquario (sempre verso sinistra). Dopo la Luna, è l'oggetto più luminoso nel cielo di stasera: è Giove (il 21 sarà luminosissimo al tramonto e per tutta la notte) che in questo momento fa compagnia ai Pesci e si dirige lento ma inesorabile verso l'Acquario.
Più a destra di Giove incontriamo nuovamente la Luna e, abbassando lo sguardo, la torre di Pomezia.
Bentornato al bar Antonelli.