venerdì, dicembre 4

noi la turbogas NON LA VOGLIAMO

COMUNICATO STAMPA

La Rete dei Cittadini contro la Turbogas di Aprilia ha sempre messo l’accento sulla presenza nel territorio apriliano di ben quattro industrie a rischio incidente rilevante (R.I.R.) sottoposte a normativa “Seveso”. Elemento, questo, considerato dalla Rete motivo di grande timore per la comprovata pericolosità di quegli insediamenti industriali, per i quali, come più volte denunciato dal movimento popolare, manca ancora un piano di emergenza ed evacuazione “esterno”, di cui per legge va resa partecipe la popolazione residente in prossimità delle suddette industrie.

Questo aspetto assume particolare rilievo per la Rete in relazione all’intenzione di realizzare in prossimità di una di queste industrie catalogate R.I.R., la Isagro, la gigantesca centrale a ciclo combinato da 750 megawatt, nota come centrale turbogas.

Purtroppo una conferma della pericolosità dello stabilimento Isagro si è avuta ieri quando si è verificato un incendio di piccole dimensioni, che non ha comportato gravi conseguenze, ma è bastato per provocare esalazioni nauseabonde accusate immediatamente da residenti e lavoratori situati nei dintorni dello stabilimento. L’incidente ha provocato un immediato e forte allarme in città ed ha visto l’intervento di vigili del fuoco, polizia municipale, forze dell’ordine e rappresentanti delle istituzioni cittadine, sindaco in testa. La pericolosità dell’accaduto è dimostrata dall’immediato intervento dell’Arpa Lazio, che ha precauzionalmente ordinato il fermo dell’attività produttiva dell’Isagro.

La Rete considera questo un preoccupante campanello di allarme che conferma la fondatezza dei rischi legati al passaggio del gasdotto, che dovrebbe alimentare la turbogas, nelle immediate vicinanze appunto dell’Isagro, fornendo un enorme fonte di rischio, che non è stato valutato nell’autorizzazione della centrale.

I fatti di ieri smentiscono quei tecnici del CTR che troppo superficialmente hanno definito non interferenti lo stabilimento Isagro e la costruenda centrale, con particolare riferimento, come detto, non tanto all’impianto CCGT quanto al gasdotto, come opera connessa indispensabile all’entrata in attività della turbogas.

Per queste ragioni è importante tornare a porre l’accento su quanto sia rilevante e appropriata la dichiarazione di compatibilità territoriale negativa emessa dal precedente sindaco di Aprilia, in quanto il sindaco per legge deve tutelare la salute dei propri concittadini, e quanto sia rischioso affidarsi per la suddetta compatibilità a tecnici, come quelli del CTR, che non hanno titolo per togliere tale prerogativa, come da prescrizione al decreto autorizzativo della centrale, al Sindaco.

Sul gasdotto, è bene ricordarlo, non è stata fatta nessuna valutazione di impatto ambientale, né se ne è valutata la pericolosità connessa al passaggio in prossimità dello stabilimento Isagro. La Rete in forza dei recenti accadimenti e determinata a pretendere il rispetto della legge, torna con apprensione e determinazione a chiedere urgentemente la convocazione di un consiglio comunale straordinario ad Aprilia e protocollerà a giorni, come già annunciato, la richiesta di un incontro con il prefetto di Latina Bruno Frattasi.

Bisogna in entrambe le sedi fare luce sulla sconcertante anomalia rappresentata da questi lavori di realizzazione della centrale che, nonostante ora siano palesi le carenze nell’ottemperanza delle prescrizioni al decreto che autorizza la costruzione della centrale e nonostante i parziali blocchi posti dal Comune per la mancata aderenza delle richieste di Sorgenia al quadro normativo di riferimento, vanno inspiegabilmente avanti.

LA RETE CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS DI APRILIA
Il presidente
Filippo Valenti




questo post non è solo un post per comunicarvi quello che è accaduto.
è per chiedervi un aiuto.
un aiuto per tutte quelle persone che continuano a lottare, a lavorare, a combattere.
DIFFONDERE informazioni chiare su quello che succede è un DOVERE di tutti e tutte.
ESSERE INFORMATI su quello che succede è un DIRITTO di tutti e tutte.

ieri alla facoltà di fisica della sapienza si è tenuta un'assemblea pubblica dei coordinamenti dei vari movimenti territoriali.
si cerca una messa in rete delle forze, per cercare di fare un' opposizione mirata e compatta contro la distruzione del nostro territorio.

questi alcuni esempi degli scempi in atto:

-LA TRASFORMAZIONE A CARBONE DELLA CENTRALE DI CIVITAVECCHIA

-LA MESSA IN ESERCIZIO DAL GASSIFICATORE DI MALAGROTTA

-LA CANTIERIZZAZIONE DEL GASSIFICATORE-INCENERITORE DI ALBANO

-LA PROSECUZIONE DELLE ATTIVITÀ DELL’INCENERITORE DI COLLEFERRO

-LA PROSECUZIONE DEL CANTIERE DELLA TURBOGAS DI APRILIA

-LA MOLTIPLICAZIONE DEGLI AEROPORTI E DELLE AUTOSTRADE

-L’ACCELARAZIONE DELLA MESSA A PROFITTO DEL BENE-ACQUA

-LA SCELTA DI MONTALTO DI CASTRO PER LA COSTRUZIONE DI DUE CENTRALI NUCLEARI, MENTRE SI VA ESPANDENDO IL DEPOSITO SUPERFICIALE DI SCORIE RADIOATTIVE A LATINA

e voi dove vivete?

i vostri figli dove vivranno?

i vostri genitori dove invecchieranno?

siete veramente convinti che non ci sia bisogno di voi?

sveglia!!!


IO NON CI STO


INFORMARE NON COSTA NIENTE

INFORMARSI E' CHIARAMENTE UN GUADAGNO


serena

www.noturbogasaprilia.it



1 commento:

Anonimo ha detto...

http://roma.indymedia.org/node/14807