giovedì, luglio 10

El bandolero stanco

Mi pare che l'Italia sia una vecchia signora di buona famiglia.
Ha sempre vissuto in una grande casa, accogliente ed elegante. Nella sua facile vita tutto le sembrava dovuto.
La realtà è sempre stata lì appena fuori della porta. Ma a lei non è mai interessato aprirla, anestetizzata dalla sua stessa esistenza.

All'improvviso, vecchia e stanca, si è risvegliata nel cortile; suo padre, il conte Max, ha perso al gioco tutto quello che aveva.
E la signora è stata costretta ad aprire la porta e vedere di cosa è fatto il mondo.
E si è scoperta improvvisamente non migliore nè più ricca nè più bella di quelli che erano fuori.

Eppure le è rimasta l'arroganza dei giorni migliori, che ormai non trova più motivo.
Ha scoperto che il cameriere indiano del suo ristorante preferito può permettersi la stessa cena che lei adesso paga con fatica.
Ha scoperto che ha tenuto chiuso gli occhi per tanto tempo e ora proprio non riesce ad aprirli.

Vuole richiudere la porta e tornare a dormire nel suo baldacchino, ma non può tornare indietro. "Non posso fare la vita di questi stranieri" sembra ripetersi.

L'odio si radica, vuole continuare a guardarli dall'altissimo ma non è più il momento.
E ancora rancore nei loro confronti.
E polizia. E leggi. E odio, repressione e ingiustizia.

Ma la porta si è aperta bellezza.

Sil

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E quando si accorse che il padre aveva regalato la sua macchina ad un semisconosciuto ma che rispecchiava tutto ciò che lui non era....egli si sentì un pò più triste.



fede
"atmosferico"

Anonimo ha detto...

Povera patria

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.


Emiliano!

Energie in divenire ha detto...

C'entra Yared per caso???

Nazzucau

Anonimo ha detto...

Yared c'entra sempre. C'è un pò di Yared in tutti noi.


fede.
"atmosferico"

Energie in divenire ha detto...

Mio fratello

O meglio, il vero figlio di mio padre.

Sil

Energie in divenire ha detto...

bello questo, bravo silvio

in ogni post che scrivevo c'era la
frecciatina....