domenica, agosto 2

Meno superuomini...

"La nostra cultura non insegna un atteggiamento di comprensione verso la paura,impariamo invece a rinnegarla e ad andare avanti stringendo i denti.Lottiamo per presentare un'immagine che convinca,sia gli altri che noi stessi,che le nostre paure non esistono,vergognandoci di averle.Oppure ci affliggiamo e ci giudichiamo a causa loro.

Ma se non abbiamo un rapporto di benevola accettazione con le nostre paure,non lo abbiamo neanche con la nostra sensibilità.E se non c'è apertura nel modo in cui affrontiamo le nostre paure non svilupperemo mai una sana relazione con il nostro potere.

Consideriamo il potere non come accettazione ma come assenza di paura,e a causa di questo condizionamento negativo rispetto alla paura impariamo a vergognarci della nostra sensibilità e della nostra vulnerabilità anzichè apprezzarne la bellezza,e il nostro potere diviene aggressivo anzichè centrato"


Thomas Trobe (alias Swami Krishnananda)



Maritza

( che non ha poi così tanta paura delle sue paure,anzi...)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Le nostre paure hanno un potere insospettabile su di noi e siamo proprio noi a concederglielo.
Esse continuano ad influenzare i nostri comportamenti fino a quando non decidiamo di affrontarle... Questo è un passaggio inevitabile per la propria crescita indivuale poichè, fino a quando continueremo a sfuggirle, consentiremo "loro" la possibilità di tormentarci...
E la meraviglia è scoprire che quando le riconosci queste ti sorridono...


Figo