venerdì, luglio 10

Vibration...

Sonetto VIII

Tu che sei pura musica perché ti ascolti con tristezza?
La dolcezza non fa mai guerra alla dolcezza,
La gioia si nutre di gioia:
Perché sembri amare ciò che non gradisci
E spesso accogli con piacere la tua noia?
Se gli armoniosi suoni di note intonate,
In perfetto assieme ti offendono l’orecchio,
Questo denuncia in te una mente confusa,
Nella pochezza delle parti, incapace di goder l’insieme.
Guarda invece come ogni corda, unitamente a un’altra
Vibra su ognuna in ordine amoroso,
Sembran quasi padre, figlio e felice madre,
Che tutti insieme un sol suono cantano:
Ebbene queste mute voci riunite in un solo coro
In armonia dicono: da solo tu non sarai nessuno.
(William Shakespeare - drammaturgo e poeta inglese)

¿Emiliano?
¿Porquè ignorar las preguntas?

3 commenti:

marina ha detto...

sai che benché li abbia letti e riletti questo sonetto mi sembra nuovo? lo hai tradotto tu? è come se io lo capissi per la prima volta
grazie, marina

Energie in divenire ha detto...

è, semplicemente, stato frutto di una ricerca.
la traduzione, haimè, non è mia...

grazie a te marina,
grazie a te!

¿Emiliano?

Anonimo ha detto...

quante volte l'avrò ascoltata??? non riesco a smettere.. è meravigliosa..

siamo tutti un'unica vibrazione..

VaLe ;)