mercoledì, giugno 30

Credi proprio che stia ballando?



Lo sai che più si invecchia
più affiorano ricordi lontanissimi
come se fosse ieri
mi vedo a volte in braccio a mia madre
e sento ancora i teneri commenti di mio padre
i pranzi, le domeniche dai nonni
le voglie e le esplosioni irrazionali
i primi passi, gioie e dispiaceri.
La prima goccia bianca che spavento
e che piacere strano
e un innamoramento senza senso
per legge naturale a quell'età
i primi accordi su di un organo da chiesa in sacrestia
ed un dogmatico rispetto
verso le istituzioni.
Che cosa resterà di me?
Del transito terrestre?

Di tutte le impressioni che ho avuto in questa vita?
Mi piacciono le scelte radicali
la morte consapevole che si autoimpose Socrate
e la scomparsa misteriosa e unica di Majorana
la vita cinica ed interessante di Landolfi
opposto ma vicino a un monaco birmano
o la misantropia celeste in Benedetti Michelangeli.
Anch'io a guardarmi bene vivo da millenni
e vengo dritto dalla civiltà più alta dei Sumeri
dall'arte cuneiforme degli Scribi
e dormo spesso dentro un sacco a pelo
perché non voglio perdere i contatti con la terra.
La valle tra i due fiumi della Mesopotamia
che vide alle sue rive Isacco di Ninive.
Che cosa resterà di noi?
Del transito terrestre?

Di tutte le impressioni che abbiamo in questa vita?

La mia vita ha un senso?
Ho un "compito" da svolgere?
Esiste il "committente"?
Dover cercare le mie risposte?

-Emiliano-

martedì, giugno 29

Quelli che il sole del mattino...



FEDE AUTENTICA

Mi sento così fuori dall'ordinario
Qualcosa s'è impossessato di me
Mi sembra di essere in cammino
Un improvviso senso di libertà
Non mi preoccupo perchè non ci sono
E non mi frega se domani non sarò più qui

Continuamente ho preso fin troppo
cose che costano troppo soltanto a te.

Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
avrei trovato delizioso il sorgere del sole al mattino
Il mio sole del mattino è la droga che mi avvicina
all'infanzia che ho perso quando me l'hanno sostituita con la paura

Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
la mia vita sarebbe dipesa dal sole del mattino.


Quand'ero un bambino molto piccolo,
i bambini molto piccoli mi parlavano
ma adesso che siamo cresciuti insieme
sono preoccupati di ciò che vedono.
E' il prezzo che tutti quanti paghiamo:
il nostro "destino promettente" che non si realizza

Non saprei dirti dove stiamo andando
mi sa che non c'è modo di saperlo.


Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
avrei trovato delizioso il sorgere del sole al mattino
Il mio sole del mattino è la droga che mi avvicina
all'infanzia che ho perso quando me l'hanno sostituita con la paura
Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
la mia vita sarebbe dipesa dal sole del mattino

Mi sento così fuori dall'ordinario
Qualcosa s'è impossessato di me
Mi sembra di essere in cammino
Un improvviso senso di libertà
Probabilmente ci siamo spinti troppo in là
Mi hai rubato tempo e denaro
Ora temo che tu mi abbia abbandonato
in un mondo che ha troppe pretese


Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
avrei trovato delizioso il sorgere del sole al mattino
Il mio sole del mattino è la droga che mi avvicina
all'infanzia che ho perso quando me l'hanno sostituita con la paura
Credevo che non sarebbe mai giunto il giorno in cui
la mia vita sarebbe dipesa dal sole del mattino



Nazzucau
...per quelli che "apprezzano" il sole delle 5.30 :)
e al genio che ha realizzato sto' video :)...

Banzaiiiii!!!

venerdì, giugno 25

Insicurezza o Sicurezza? questo è il problema...




ESSERE o non essere? Questo è il problema.
Cosi si esprimeva Shakespeare sul dilemma esistenziale umano e per di più con un geniale teschio in mano (particolare non da poco per i buon gustai).

E che cazzo c’entra l’INSICUREZZA e la sicurezza con l’ESSERE e il non essere? ( se stessi parlando, qualcuno me lo avrebbe già chiesto o fatto notare :).

E allora mi sovviene una frase che ho letto ultimamente ( scusate ma non mi ricordo l’autore) che si esprimeva grosso modo cosi: …la vita è un continuo flusso di momenti incerti e termina con l’incertezza più grande: la MORTE…

Si, ma che cos’è l’incertezza? (mi domando io. Spontaneamente. Stavolta non c’è nessuno che me lo chiede :) E’ il contrario di sicurezza. E che cos’è la sicurezza? Quando è che una cosa è sicura, è certa? Quando è già determinata, è già avvenuta (è già passata). E perché? Perché gli effetti (a sua volta mossi da cause) che hanno influito nel determinare quella cosa ora non possono più influenzare il processo che l’ha generata.


Esempio:
quand’è che posso dire che il mio piatto di pasta con il tonno è certo? Quando ho finito di cucinarlo ed è li sul mio tavolo.

E se conoscessi tutti i particolari che vanno a determinare quel piatto di tonno cosi com’è sul mio piatto? Anche li allora potremmo parlare di certezza. Ma come faccio a sapere che oggi che cucino il mio piatto di pasta sarò attento come ieri e non la scuocerò o che un’ urgenza improvvisa non mi farà uscire di casa evitando di poterlo cucinare? Semplice. Non lo posso sapere. Posso imparare la ricetta, posso diventare bravissimo nel fare la pasta al dente. Posso migliorare il gusto del mio sugo arricchendolo di particolare. Ma a tutti questi fattori che diventano CONOSCIUTI, ne rimarranno fuori sempre degli altri INCONOSCIUTI o imprevisti. Ne basta anche uno solo. E quel solo farà si che la pasta di oggi sarà diversa dalla pasta di ieri. Che non sarà identica.

I Greci dicevano che in un punto del fiume non scorre mai la stessa acqua. (quante volte l’ho sentita nella mia vita ma l’ho capita sempre ad un livello superficiale. Ora mi sembra più chiara. Chissà in futuro lo diverrà ancora di più. Sinceramente me lo auguro :).


Ma la smetti con i tuoi esempi del cazzo! Che c’entra la pasta col tonno con la vita con la morte? Vuoi scende’ sulla realtà? (come mi direbbe qualcuno).

La nostra vita è un po’ come cucinare un piatto di pasta col tonno tutti i giorni. Un po’ come il famoso film “il giorno della marmotta”.

Posso aumentar il mio livello di conoscenza del processo di preparazione. Giorno dopo giorno posso diventare sempre più bravo nel cucinare sempre meglio. Ma se non accetto in profondità che in ogni momento può entrare una variabile in grado di farmi sballare i programmi (la variabile incognita) allora sono lontano. Sono lontano dal predermi le mie responsabilità. Sono lontano da cosa è la vita.


ACCETTARE IN PROFONDITA’.
La differenza che corre tra accettare in profondità e accettare (come crediamo di accettare) è un po’ come (e velo dice un ex fumatore) la differenza che corre tra sapere che una sigaretta fa male e fumare uguale (frasi del tipo ” lo so che fa male ma mi piace e mi voglio guastare la sigaretta è un piacere della vita. Vivo il momento e voglio gustarmi i piaceri della vita!, sono un esempio…” e smettere realmente di fumare.

Se so che quella singola sigaretta della giornata mi toglie secondi preziosi della mia vita e ho accettato (penso di accettare l’incertezza della mia vita e l’incertezza della morte) perché sto fumando? (ripeto, ve lo dice uno che si fumava 15 sigarette al giorno, nel senso che i fumatori hanno tutta la mia vicinanza.)

Ma c’è chi lo fa con la sigaretta e chi lo fa con ogni altra cosa più futile che ci può essere. La vita è semplicemente tempo a disposizione. Il tempo a disposizione lo si può diminuire con atti del genere ma lo si può anche sprecare. (Mio padre e le ore di TV ogni sera sono per me uno stimolo a ricordarmi di non sprecarlo, soprattutto se ripenso alle ore che ho già passato di fronte a uno schermo nella mia vita :).


Ma torniamo al tema centrale, perché sto deviando…
Cos’è quindi l’accettazione profonda dell’incertezza della morte?
Se un uomo (e quindi anch’io) avesse realmente un barlume (anche solo per 5 minuti) di quello che sarà il suo momento di morte concreto. L’agonia che proverà, i particolari fin dentro al midollo di quel momento. Le idee che passeranno nella sua mente, allora il mondo sarebbe diverso. Ognuno di noi darebbe più peso alla sua vita (al tempo che gli rimane), e quindi metterebbe in atto degli atti di una qualità diversa.

Capiremmo che ci preoccupiamo per delle cose nella nostra vita che effettivamente non meriterebbero neanche un secondo prezioso. Se sapessimo (qualcuno ci dicesse) che il nostro momento è tra 5 minuti, li passeremmo a discutere se il goal di Milito era in fuori gioco? O che quello stronzo di ieri mi ha tagliato la strada con la macchina. Se lo prendo lo faccio secco. O sul divano a pensare a cosa farò domani. O a vendere il mio tempo a 5 euro l’ora, a 10 euro l’ora a 100 euro l’ora al primo che passa?

La realtà che il mio tempo (il tempo di ognuno di ognuno di noi) è unico. Ha il valore che ha un’opera d’arte. Non ha prezzo. Eppure nel mondo non facciamo che comprare e vendere e contrattare il nostro tempo. Come è possibile? Devo mangiare mi direte voi. Si ma se avessi profondamente accettato il valore del mio tempo, avessimo accettato completamente il valore cha ha un secondo di libertà, il mondo non sarebbe cosi.

Non staremmo a parlare di Berlusconi o dei problemi che esistono al mondo. Perché ognuno di noi capendo profondamente il suo allora capirebbe anche la rarità del tempo dell’altro e collaboreremmo per gustarci questi momenti invece di perdere tempo con tutte le cose che avvengono in questo mondo. E un uomo che ha capito quanto vale il suo tempo lo difenderebbe con i denti con le unghie. Ucciderebbe, metterebbe in gioco la sua vita per quel momento. Il denaro può comprare solo uomini che non hanno compreso cos’è profondamente la vita.

E nel momento in cui un uomo comincia ad avvicinarsi a cosa è veramente la vita, allora comincia nella sua prigione in cui si trova, ad armarsi di lima e di un cacciavite o un piccone e piano piano ( con la pazienza ma l’ostinazione di un carcerato condannato all’ergastolo che sa che non ha altra via d’uscita) a scavare un buco nel muro. Briciola dopo briciola. Ci vorranno mesi, anni? Non importa. Perché quel buco è importante. E’il modo di evadere. E ogni briciola ci avvicina alla felicità.


Nazzucau
…Banzai!!!! :)…scherzo: vi auguro a tutti una buona giornata….

"I nostri dubbi sono traditori e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perchè abbiamo paure di tentare."

William Shakespeare


"Camminando, semplicemente cammina.
Stando seduto, semplicemente siedi.
Soprattutto, non tentennare."

Yun-Men

martedì, giugno 22

L'illusione che un diamante è per sempre...




Penso che ne siate al corrente: verso le 20.00 tutte le sere va in onda sulle prima rete una funny fiction veramente carina. Si chiama TG1. E’ fantastica! Parlano da anni sempre delle stesse cose e sempre allo stesso modo eppure c’è sempre qualcuno (i miei sono dei fans sfegatati) che riesce a sorbirsi certe cose.

In questi giorni, mi è capitato di osservare tra le varie “puntate” ( oltre al famigerato mondiale sudafricano) quella del braccio di ferro (eterno direi) tra FIAT e I SINDACATI.

Ora, “l’informazione” consiste nel riportare la tesi di un parte che chiameremo l’ottica della FIAT, secondo la quale siamo in un periodo eccezionale e c’è bisogno di coesione per superare il momento difficile…(tradotto lavoratore chinati e abbassati i pantaloni che non ti faro alcuno male)

Dall’altra, quella che chiameremo ottica dei sindacati, o la posizione che potremmo riassumere in “il giocattolo è mio e non me lo puoi togliere. E’ mio! Ce l’ho da 20 anni che fai me lo togli? Sei cattivo!”. Cioè la posizione “molto matura e responsabile” dei sindacalisti (che in teoria dovrebbero fare il bene dei lavoratori. Contenti loro).

Dal mio punto di vista, la situazione appare cosi: il mercato automobilistico italiano è saturo. Esiste una media di automobili “ a capoccia” che è tra le più alte del mondo. Cioè nessuno di noi ha veramente necessità di una nuova macchina. Questo vuol dire che il mercato per reggere deve essere “ultra stimolato”, ultra spremuto. E questo è quello che avviene: ogni 4-5 anni (e cioè in concomitanza delle crisi fisiologiche di mercato, calano drasticamente le immatricolazioni di macchine (mi sembra ovvio dato che in periodi più difficili, visto che le macchine non costano come il gratta e vinci, nessuno si azzarda a comprare con facilità una macchina) e si va avanti a sovvenzioni statali.

Questo lo sa bene anche la FIAT che, piano piano (e da persona che usa il cervello aggiungerei io) sta portando i suoi stabilimenti la dove costa di meno e la dove c’è un mercati in cui può vendere.

Ma c’è un problema: che ha un sacco di mano d’opera in Italia, il paese in cui è sorta, e deve trovare una soluzione. La soluzione è semplice. Con il ricatto che molta della occupazione italiana è legata ai suoi impianti, chiede in quei periodi citati prima delle “sovvenzioni statali” per “sostenere” l’occupazione. Nel 2008-2009, se non ricordo male, ha ottenuto roba come 5 miliardi di euro, tra incentivi sulle immatricolazioni e altro.

Agli italiani, che dopo il calcio mettono la Ferrari, non gli sembrava vero: oh! Raga mi cambio la macchina mi costa una cacchiata!”. E tutti contenti. Il problema Fiat sembrava risolto.

Ma dopo l’euforia, la verità torna a galla. E cioè che siamo di fronte a un settore morto. Un settore che nel giro dei prossimo 15-20 anni non ha futuro in Italia. Le macchine fra qualche anno le costruiranno le macchine e un uomo che premerà un bottone. (dalla mia spero almeno che quelle macchine saranno ecologiche, ma anche questo dipende dalla sensibilità delle persone e non della Fiat).

Che vuol dire questo?
Che un Sindacalista “responsabile” non si sveglia solo quando il padrone minaccia di chiudere ma si muove per tempo. Sa che il suo bene è che i lavoratori che rappresenta riescano a portare a casa dei soldi per sfamare le famiglie (perché infondo lavorare in Fiat o da altre parti serve a questo, esclusa qualche eccezione di qualche personaggio il cui sogno è produrre in serie i motori perla nuova Panda. Tutto è possibile). Quindi avrebbe dovuto 10 anni fa assumere un ruolo attivo: ad esempio andare dai politici e dire: ok il settore è in crisi, datemi i finanziamenti statali che mi occupo io di “reindirizzare questi lavoratori” verso altri impieghi con più futuro. (Per fare un esempio assurdo, se sono un abitante della Groelandia che è campato fin’ora di salmone e si passa da -40 a +35 gradi, è inutile che cerco ancora il salmone. Mi converrà piantare dei Banani per mangiare. Se continuo a lamentarmi con il fatto che non esistono più le mezze stagioni non mangio comunque).

Allora di chi è la Responsabilità?
E’ facile. E’ dei lavoratori della FIAT. Che stanno con le mani in mano aspettando che qualcun altro (il buono gli toga le castagne dal fuoco). Ma dalla notte dei tempi (tranne la rara parentesi degli anni 70 in cui c’era oro per tutti) a campare su questo pianeta sono quelli esseri viventi che sanno adattarsi ( e adattarsi significa ragionare su quello che è intorno a noi non quello che vorremmo).

Se lavorassi in FIAT, personalmente, sarei già su internet a a cercare una soluzione alternativa o cercherei di far gruppo con altre persone nella stessa situazione per inventarmi qualcosa di diverso.
Ma ad aspettare che i sindacalisti, o Marchionne o lo Stato mi risolvano i problemi sarei morto inculato.

La soluzione per cambiare effettivamente la realtà è una “ATTIVARSI”.
Un detto popolare sacrosanto diceva “Aiutati che Dio t’aiuta”



Nazzucau

…"Dobbiamo utilizzare il tempo come uno strumento, non come un divano."…
J. F. Kennedy

lunedì, giugno 21




"Se vuoi un anno di prosperità fai crescere il grano.
Se vuoi dieci anni di prosperità fai crescere gli alberi.
Se vuoi cento anni di prosperità fai crescere le persone."

Proverbio Cinese


Nazzucau

domenica, giugno 20

Stordimento Viola...




Una nebbia viola mi riempie il cervello.
Da un po' le cose non sembrano più le stesse.
Comportandosi in un modo buffo, ma non so perché.

Scusami se bacio il cielo.
Una nebbia viola tutt'attorno.
Non so se vado su o giù.
Sono su di giri o in depressione?
Comunque sia, quella ragazza mi ha stregato.

Aiutami!
Aiutami!
Oh, no, no!

Una nebbia viola mi riempie gli occhi.
Non so se è giorno o notte.
Mi fai andare fuori, fuori di testa.
È già domani, o è solo la fine del tempo

Ooh. Aiutami
Ah, sì. Nebbia viola
Oh, no,no.
Oh, aiutami.
Dimmi, piccola, dimmelo!
Non posso andare avanti e indietro in questo modo.
Mi stai facendo andare fuori di testa.
Donna.
No, è troppo doloroso, baby
Nebbia viola.


Nazzucau
...lately things just don't seem the same. actin' funny, but i don't know why...

venerdì, giugno 18

Hai mai provato qualcosa di simile?



Se per un attimo riesci a farti funzionare la testa,
allora unisciti a me.
Ci terremo per mano e guarderemo l'alba,
dal fondo del mare.


Ma prima di tutto, sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Be', io si

Lo so, lo so probabilmente urlerai e piangerai
Che il tuo piccolo mondo non t lascerà andare.
Ma a chi nel tuo mondo da niente stai cercando di dimostrare che
Sei fatto d'oro e non puoi essere messo in vendita?


Insomma, sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Bè, io si.
Oh, lascia che te lo dimostri. Sì!

Trombe e violini, posso sentirli in lontananza,
credo che ci chiamino per nome.
Forse adesso non riesci a sentirli, ma ci riuscirai
Se solo mi tieni per mano.

Oh, ma sai di che parlo?
Hai mai sperimentato qualcosa di simile?
Non necessariamente qualcosa di sballato,
ma meraviglioso.


Nazzucau
...yeah!...



Hey Joe

Hey Joe, dove stai andando con quella pistola in mano
Hey Joe, ho detto dove stai andando con quella pistola in mano

Sto andando a uccidere la mia vecchia signora
Sai, l'ho trovata in giro con un altro tizio
Sto andando a uccidere la mia vecchia signora
Sai, l'ho trovata in giro con un altro tizio
e questo non va bene

Hey Joe, ho sentito che hai sparato alla tua vecchia signora,
le hai sparato, adesso
ho detto, ho sentito che hai sparato alla tua vecchia signora,
le hai sparato, l'hai stesa

sì è vero, le ho sparato
sai, l'ho trovata in giro, in giro per la città
sì è vero, le ho sparato
sai, ho trovato la mia signora che faceva casino in giro per la città
e l'ho ripagata con la pistola
LE HO SPARATO!

Hey Joe, va bene
sparale ancora, baby

Hey Joe, ho detto
e adesso dove te ne andrai?
adesso dove te ne andrai?
Hey Joe, ho detto adesso dove te ne andrai?
Dove, dove andrai?
Be', scava

Andrò a sud,
verso il Messico
va bene!
Andrò a sud,
a sud dove posso essere libero

nessuno mi troverà

Non ci sarà nessun boia,
non mi metterà una corda intorno al collo

farai meglio a crederci
adesso devo andare
Hey Joe, è meglio che ti muova
arrivederci a tutti
Hey Joe, uhh
vattene via


Nazzucau
...cercare e aprire la mente a nuove possibilità: perchè non è detto che se in un posto esiste un boia allora esiste ounque...

giovedì, giugno 17

Ruby Tuesaday



Nazzucau
...necessito di musica...fantastica questa!...


Ruby Tuesday*

Lei non dice mai da dove viene
ieri non importa se é passato
mentre il sole splende
o nella notte scura, nessuno lo sa
lei viene e va


Arrivederci Ruby Tuesday
chi puo darti un nome
se cambi ogni giorno
mi manchi sempre


nessuna domanda sul perché lei vuole essere libera
Oh, ti dirà che é l’unico modo di essere yeah
Lei non puo essere incatenata
ad una vita dove non si ottiene niente
e niente é perso, a un tale costo


Arrivederci Ruby Tuesday
chi puo darti un nome
se cambi ogni giorno
mi manchi sempre


non c’é tempo da perdere, l'ho sentita dire
prendi i tuoi sogni prima che scivolino via, lontano
morendo
Perdi i tuoi sogni
e perderai la testa
ingiusta la vita vero?

...il testo meitava di essere riportato...

mercoledì, giugno 16

Boa Sorte




Nazzucau

martedì, giugno 15

Running against the grain...



Nazzucau
...scusate ma sto in filone battiato 'sta settimana :), non me ne vogliate...

lunedì, giugno 14

Corre e non si stanca il CAVALLO di Monreale




Nazzucau
.......

mercoledì, giugno 9

La babele delle lingue...

So che sono logorroico :). Ma ti ho spiegato anche il perché. Più parole ometto e più quello che dico è soggetto a fraintendimenti. Il problema è che non sono mai abbastanza…purtroppo le parole non sono uno strumento adeguato per descriver il mondo interiore di ciascuno di noi.

Alla parola coscienza diamo 2 significati diversi per esempio. Per cui risulta difficile comprenderci.
Cosi come per me interagire con altre persone è una sorpresa continua (ultimamente mi sto forzando affinchè lo sia). (uso speso la frase “ la realtà supera sempre la fantasia”).Uso l’espressione Sorpresa continua in quanto ho accettato che l’idea che si crea nella mia mente della persona che ho di fronte può essere in ogni momento smentita da una sfaccettatura del suo mondo interiore che, da che non era mai emersa fino a quel momento, si palesa un secondo dopo. Cosi che l’idea precedente è da aggiustare o da rivedere completamente. Molti invece sono convinti ( e non sanno nemmeno che lo fanno) dopo 10 minuti che parlano con un altro o al primo sguardo di comprendere cosa loro stanno vivendo al loro interno o cosa stanno pensando. O hanno la pretesa di capire perfettamente quello che l’altro intende.

E nel momento in cui si fa ciò non c’è più scambio tra le persone perché non sono in grado di ascoltare l’altro. Di mezzo c’è qualcos’altro…

La matrice di ogni violenza di origine umana risiede in questo piccolo ma fondamentale aspetto. Che davanti agli occhi abbiamo un velo di Maya. Il velo delle credenze.

Sono d’accordo con te che uomini e natura meritino considerazioni diverse: infatti se l’uomo fosse almeno all’altezza dell’animale non commetterebbe le violenze che compie. L’animale lo fa per mangiare, l’uomo supera queste motivazioni. Perché non ascolta i suoi veri istinti ma ascolta quelli artificiali legati alle sue credenze. Non distacco dalle credenze passate (attaccamento al passato) e non distacco dalle credenze proiettate nel futuro ( aspettative). Con la violenza difende le sue credenze. Questo dacciamo.


Riguardo ai monaci buddisti: è vero che alcuni monaci hanno reagito alla pressione e alle violenze dei Cinesi. Ma non tutti. E soprattutto il Dalai Lama ha condannato fermamente queste azioni e richiamato ai principi che guidano la loro disciplina. Questo si può spiegare con il fatto che indossare una tonaca da monaco buddhista non significa necessariamente aver capito il messaggio del Buddha e metterlo in pratica. Quello che vale per un monaco cristiano vale anche per un monaco tibetano (vedi recenti scandali di abusi sessuali crelicali cristiani). Ma non si può fare di tutta un erba un fascio. Il fatto che tra il clero cristiano (la maggior parte direi) non capisce realmente quello che professa e che pensa di aver sposato purtroppo è la realtà dei fatti. Ma il messaggio Cristiano (di Cristo) continua per chi lo sa cogliere ad essere bellissimo. Cosi come quello di ogni altra religione (che se comprese a fondo dicono tutte le stesse cose). Tutte.

Tornando al concetto di inazione che ho espresso, vedo che non è stato capito. Non sto affermando che il giusto comportamento in ogni caso è la non azione. Tutto dipende dalle circostanze. Se tu fossi ( tu per dire io o chiunque altro) in grado di sentire “veramente” la voce della tua coscienza ( te lo auguro) allora agiresti. Nel caso opposto ,ed è il 99,9% dei casi su questo pianeta, non fai altro che reagire. Reazione che può essere un azione (nel tuo senso movimento esterno) o inazione (non movimento esterno) a seconda delle circostanze.

Sto affermando che per agire bisogna prima riuscire a sentire la coscienza. Per sentire la coscienza (quella vera non quella che credi/ crediamo che sia) occorre arrivare ad essere realmente consci della realtà. Ma è un lavoro lungo, che richiede sforzi,onesta con se stessi e una predisposizione alla sofferenza volontaria (perché la demolizione di ogni credenza crea sofferenza). Questo per il fatto che la credenza in noi si forma proprio per impedire che la parte vigile del nostro cervello possa vedere un aspetto di noi che è distante dalla realtà oggettiva e ci faccia male. Le credenze sorgono in noi come meccanismo di difesa. I famosi “no” o i traumi infantili di cui parla la psicologia è questo. Cosi come i “si” o i “premi” che riceviamo per una azione, rinforzano in noi altre credenze.
(faccio una cosa bene mamma o un altro mi dice sono bravo, quindi la faccio ancora per sentirmelo dire ancora che sono bravo. lo facciamo tutti. Ve lo assicuro. E lo facciamo anche a quest’età. Esempio classico: vado in palestra cosi il mio fisico migliora cosi posso piacere ad un altro e se piaccio ottengo l’altra persona (azione prima e meccanismo del premio poi). Il risultato però è un velo di maya.

C’è necessità di arrivare ad un contatto autentico con la nostra parte della coscienza più primitiva (il famoso sub inconscio degli psicologi) per poter ascoltare la voce di Dio.
Quella è la libertà…il resto è Samsara (e nel Samsara c’è sia la natura che l’uomo). Non vi è compreso l’UOMO che riesce ad uscirne. L’uomo che viene chiamato “illuminato”. Solo lui agisce coscientemente aderendo perfettamente a quello che il destino (forze più grandi di lui) ha stabilito. Il resto (me compreso) si limita a reagire…questa è la schiavitù a cui è condannato l’uomo e la strada per la libertà è una sola.

Nazzucau
…per il mese di Giugno penso di aver detto abbastanza…questo è quanto sto comprendendo nel mio percorso fin'ora e lo esterno affinché qualcuno che legge possa trovarne ausilio…

Chi è Siddharta?


Testo estratto dalla prefazione di Siddharta di Herman Hesse (versione Adelphi)

Dal verbo sauchen (cercare) i Tedeschi fanno il participio presente, suchend, e lo usano sostantivato, der Suchende (colui che cerca), per designare quegli uomini che non s'accontentano della superficie delle cose, ma d'ogni aspetto della vita vogliono ragionando andare a fondo, e rendersi conto di se stessi, del mondo, dei rapporti tra loro e il mondo intercorrono.
Quel cercare che già di per sè è un trovare, come disse uno dei più illustri fra questi "cercatori", e precisamente sant'Agostino; quel cercare che è in sostanza vivere nello spirito.


...Chi è Siddharta? E' uno che cerca, e cerca sopratutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera definitiva nessuna acquisizione, perchè ciò che va cercato è il tutto, il misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti.
E alla fine quel tutto, la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che ripete il "costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli stesso l'aveva visto centinaia di volte con venerazione"...


Nazzucau
...chi cerca trova: è nel cercare che c'è il contatto con lo Spirito del mondo, cioè con Dio...

ps. la risposta al quiz di ieri è la libertà: l'unica cosa che merita di essere conquistata è la "freedom"...

martedì, giugno 8

Quiz Time !!


Era da sabato che "ronzava" nella mia testa una domanda che avevo letto.

Stamattina mi sono svegliato ed è stato un "fiat" (un attimo) avevo trovato la risposta...è stato interessante.

Mi andava di girarvelo anche voi e fare per una volta il Carlo Conti della situazione :)


"E' meglio soddisfare un centinaio di desideri? o conquistarne uno solo?"

Ora, che la risposta giusta sia la seconda mi sembra abbastanza ovvio.
Ma qual'è questo che è l'unico che merita di essere conquistato??


Nazzucau
...ah, non c'entra niente, ma noi siamo in prossimità di quel puntino con la freccia gialla con scritto Sun...voi li vedete i confini tra gli Stati per i quali combattiamo? e che un giallo è diverso dal nero? da questa prospettiva mi sembra come cercare un ago in un pagliaio...penso che dalla prospettiva di ciò che ha creato l'universo (se esiste) sia abbastanza indifferente...:) buona giornata!

venerdì, giugno 4

In questo mio cammino senza tempo sento che...



Il castello delle favole

I miei occhi vanno lontano, là dove la luna splende già,
pronta a prenderti per mano in un viaggio o in un sogno,fuori dalla solita realtà,

e chi è qua ad aspettare un altro giorno e se,
è vero che ogni vita ha la sua storia voglio che la mia sia coperta dalla gloria,
e finchè avrò ancora battiti nel petto io prego Dio che il destino mi stia accanto.

In questo mio cammino senza tempo sento che
qualcosa sta cambiando dentro me, è un nuovo stile,
un nuovo io, un nuozo Zeta Se, pronto a fare luce sui perchè che mi pongo ormai da troppo,
e troppo tempo ho perso dietro a futili illusioni, ma adesso sono qui, pronto a dare il meglio per raggiungere i miei limiti,facendo sì che tutto sia più chiaro, limpido alla luce del mio cuore e adesso fare,

so che non deluderò il mio orgoglio,
dando a questo mondo quel che ho di più raro,
perchè voglio dare fondo a questo sogno vivendo ogni singolo giorno
con a fianco chi mi è caro e il resto sarà polvere al vento
perchè ciò di cui ho bisogno adesso è un coraggio
che troverò soltanto in fondo a me stesso...

Sai è facile viver nel castello delle favole,
ma là fuori il mondo sta aspettando noi..
Tra le pagine di una storia già scritta tra le nuvole,
vedrai un sogno che volerà con lui...

Rincorrendo il mio futuro, fuggendo dal passato,
prendermi paura da ogni sbaglio perchè ciò che è stato è stato,
crescendo con l'amore per la vita e nello sguardo
giorno dopo giorno ho perso lacrime per strada,
ed ora sono qui, vicino al mio traguardo, col cuore in una mano
e nell'altra la mia spada, pronto a fare ancora un altro passo,
l'ultimo dei primi che segnerà l'ingresso nei ricordi più vivi,
quelli che rimarranno insieme a me fino agli ultimi respiri
e ancora più in là, dove tra Paradiso e Inferno
ciò che rimarrà della mia stella brillerà in eterno.

Insieme a lei la mia anima continuerà a cantare,
là fra le nuvole e il mare, la sua voce prenderà per mano il tempo,
poi tutto il resto sarà frutto di ogni mio sogno...


Sai è facile viver nel castello delle favole, ma là fuori il mondo sta aspettando noi..Tra le pagine di una storia già scritta tra le nuvole, vedrai un sogno che volerà con lui...

Zeta Clan è la stella che brilla in noi, Zeta Clan è l'amore che regna in noi, Zeta Clan è la forza che scorre in noi...
Zeta Clan è il coraggio che arde in noi, Zeta Clan è il sogno che cresce in noi, Zeta Clan è la musica che c'è in noi..

Zeta Clan è la stella che brilla in noi, Zeta Clan è l'amore che regna in noi, Zeta Clan è la forza che scorre in noi...
Zeta Clan è il coraggio che arde in noi, Zeta Clan è il sogno che cresce in noi, Zeta Clan è la musica che c'è in noi..

Sai è facile viver nel castello delle favole, ma là fuori il mondo sta aspettando noi..Tra le pagine di una storia già scritta tra le nuvole, vedrai un sogno che volerà con lui...

Nazzucau