CONTRO LE NOCIVITA’ E LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI PER L’ AUTOGOVERNO DEI NOSTRI TERRITORI
Siamo donne e uomini che in questi anni hanno resistito all'aggressione
dei loro territori da parte di chi vuole far profitto sulla salute e
sull'ambiente. Siamo coloro che si sono opposti alla politica piegata agli
interessi dei privati, quella politica che schiaccia i bisogni e le
volontà delle popolazioni per favorire industriali e imprenditori che
fanno profitto con lo sfruttamento della terra e dell’ambiente.
In questi ultimi anni le istituzioni comunali, regionali e nazionali hanno
imposto con arroganza e autorità: centrali turbogas e a carbone,
inceneritori e nuove discariche, la privatizzazione dell'acqua, mega
aeroporti, mega autostrade, la TAV e come se non bastasse oggi si riparla
di energia nucleare e a questo proposito il Lazio sembra che ospiterà
qualche nuova centrale e siti per lo stoccaggio delle scorie.
Le popolazioni locali hanno risposto a tutto questo con l’
autorganizzazione in comitati e la lotta in prima persona contro le
multinazionali che si nascondono dietro ogni grande opera: ENEL, ENI,
COLARI, CALTAGIRONE, AMA, ACEA, SORGENIA, IMPREGILO, ANSALDO...
Le nostre non sono solo battaglie in difesa della nostra salute e
dell'ambiente, la nostra è una lotta per il potere decisionale sui
territori che abitiamo.
Non abbiamo bisogno di nuove centrali, inceneritori, autostrade,
discariche, porti, aeroporti, centrali nucleari...
I nostri territori vanno risanati da mondezza e veleni, vogliamo una
mobilità basata sul ferro, la nostra acqua deve essere pubblica, come
continueremo a pretendere il prossimo 20 Marzo in piazza.
La volontà popolare deve essere rispettata, nulla deve essere deciso sulla
nostra testa.
Per tutte queste regioni chiamiamo le reti sociali, i coordinamenti
territoriali, le assemblee permanenti, i comitati di quartiere i tanti e
tante individui che in questi anni si sono mobilitati nella regione Lazio
ad una
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI CONTRO LE NOCIVITA’ e LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI DEL LAZIO Sabato 6 Marzo ore 15:00 a Piazza Santi Apostoli
SE RIUSCITE A PORTARE 500 PERSONE ANCHE QUI ALLORA AVETE VERAMENTE VINTO
SERENA
Siamo donne e uomini che in questi anni hanno resistito all'aggressione
dei loro territori da parte di chi vuole far profitto sulla salute e
sull'ambiente. Siamo coloro che si sono opposti alla politica piegata agli
interessi dei privati, quella politica che schiaccia i bisogni e le
volontà delle popolazioni per favorire industriali e imprenditori che
fanno profitto con lo sfruttamento della terra e dell’ambiente.
In questi ultimi anni le istituzioni comunali, regionali e nazionali hanno
imposto con arroganza e autorità: centrali turbogas e a carbone,
inceneritori e nuove discariche, la privatizzazione dell'acqua, mega
aeroporti, mega autostrade, la TAV e come se non bastasse oggi si riparla
di energia nucleare e a questo proposito il Lazio sembra che ospiterà
qualche nuova centrale e siti per lo stoccaggio delle scorie.
Le popolazioni locali hanno risposto a tutto questo con l’
autorganizzazione in comitati e la lotta in prima persona contro le
multinazionali che si nascondono dietro ogni grande opera: ENEL, ENI,
COLARI, CALTAGIRONE, AMA, ACEA, SORGENIA, IMPREGILO, ANSALDO...
Le nostre non sono solo battaglie in difesa della nostra salute e
dell'ambiente, la nostra è una lotta per il potere decisionale sui
territori che abitiamo.
Non abbiamo bisogno di nuove centrali, inceneritori, autostrade,
discariche, porti, aeroporti, centrali nucleari...
I nostri territori vanno risanati da mondezza e veleni, vogliamo una
mobilità basata sul ferro, la nostra acqua deve essere pubblica, come
continueremo a pretendere il prossimo 20 Marzo in piazza.
La volontà popolare deve essere rispettata, nulla deve essere deciso sulla
nostra testa.
Per tutte queste regioni chiamiamo le reti sociali, i coordinamenti
territoriali, le assemblee permanenti, i comitati di quartiere i tanti e
tante individui che in questi anni si sono mobilitati nella regione Lazio
ad una
MANIFESTAZIONE UNITARIA DEI MOVIMENTI CONTRO LE NOCIVITA’ e LE DEVASTAZIONI AMBIENTALI DEL LAZIO Sabato 6 Marzo ore 15:00 a Piazza Santi Apostoli
SE RIUSCITE A PORTARE 500 PERSONE ANCHE QUI ALLORA AVETE VERAMENTE VINTO
SERENA
5 commenti:
io credo che un'associazione culturale non possa snobbare sistematicamente ogni evento/manifestazione che avvenga nel territorio e che non sia una festa in maschera.
Dovremmo utilizzare i 500 e passa contatti di EiD per sensibilizzare un po'. almeno una email all'anno si potrà spedire.
Se no EiD finisce veramente per essere "un'associazione disco-house" (definizione stupenda non mia purtroppo).
Silvio
Certo!!! Ed è per questo che le persone che hanno creduto nell'associazione stanno lavorando per darle una propria identità...
Mi sembra comodo e sconveniente dire "quello che si dovrebbe fare" dopo essersi chiamati fuori a più riprese.
EID finirà per essere ciò che le persone che la compongono e la comporranno in futuro vorranno farla diventare...
Figo
Più che quello che dovrebbero fare gli altri, la mia riflessione si riferiva a quello che mi sarei aspettato a seguito dei vari post di serena (una email mandata dal gruppo, un annuncio sul blog, qualcosa), ma che è sempre stato disatteso.
Questo può scriverlo anche un esterno senza trovarci per forza cattiveria (a parte la definizione, che mi fa semplicemente ridere). Ciò che ho scritto infatti va preso per quello che è: una riflessione stupita, non una condanna.
Anzi, una riflessione molto utile al presidente e al direttivo, poiché offre il polso di ciò che molti membri esterni dell'associazione pensano.
Non trovi?
quello che credo io invece, è che la natura di ogni cosa vada rispettata, così come ogni sua evoluzione, anche se minima...
il dovere di ogniuno di noi è dare il proprio contributo e il giusto sostegno in qualsiasi caso...
ogni scelta va ponderata in base all'elaborazione personale e alle influenze esterne (se così le possiamo chiamare). dai conflitti scaturiscono prese di posizione e decisioni di cui ogniuno deve prendersi le proprie responsabilità.
la cooperazione, lo scambio, l'accettazione, sono alla base di ogni sana evoluzione.
non è detto che tutti possano contribuire in eugual maniera, così come non è detto che tutti recepiscano lo stesso messaggio.
quello che so è quello che leggo ogni giorno su questo blog:
le differenze arricchiscono solo chi in realtà è pronto a mettersi in discussione...
e questo è palese sia nei post che nei commenti...
l'autoreferenzialita paga solo nel giradino di casa nostra, dove l'erba è sempre più verde!
provate ad aprire il cancello, fuori c'è un mondo che ci aspetta...
serena
Sicuramente la riflessione sulle problematiche ambientali è e sarà argomento di dibattito nelle riunioni del nuovo direttivo dell'associazione che è stato definito nell'ultima riunione di giovedi 11 marzo, mentre nella prossima di mercoledi 17 verranno definite le modifiche da apportare allo statuto.
Siamo, dunque, ancora all'inizio di un nuovo percorso che sarà tracciato da chi ci ha creduto davvero, da chi ha accettato il rischio di mettersi in gioco e da tutti coloro che vorrano condividere esperienze e crescita con noi, a partire proprio dai soci ordinari come te che ci sono più vicini...
Per questo ti invito a portare direttamente alle riunioni del consiglio direttivo eventuali proposte per iniziative future ( e con te tutti i 500 e passa soci...)
Io non ho parlato di cattiveria...
Figo
P.s.Magari l'erba di casa nostra fosse così verde...
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