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http://www.disinformazione.it/distruzione_afghanistan.htm
Dal 2001 ad oggi, questa assurda guerra in Afghanistan ha causato almeno 50.000 vittime. Dopo l'11 settembre, oltre 500.000 afgani si sono rifugiati in Iran o in Pakistan. Oggi ci sono almeno 5 milioni di rifugiati afgani. In Afghanistan ci sarebbero 7 mine inesplose per ogni abitante, e ogni mese ne esplodono in media 88, ferendo, mutilando o uccidendo. Per fare in modo che le vittime siano bambini, gli americani hanno fabbricato mine a forma di bambola, di penna stilografica, o con colori simili ai pacchi-viveri che vengono distribuiti dalle organizzazioni di beneficenza.
La maggior parte del popolo afgano vive in estrema miseria, senza acqua potabile, elettricità, scuole, ospedali, casa e lavoro. La vita media degli afgani è di 44 anni, e soltanto il 29% della popolazione è alfabetizzato. Il salario medio è di 40 dollari, ma gli affitti costano in media 200 dollari al mese e il cibo per una famiglia costa altri 200 dollari. Il 70% della popolazione afgana è sottonutrita. Migliaia di donne, rimaste vedove o senza famiglia, per la disperazione sono entrate nel giro della prostituzione, che è aumentato in seguito all'occupazione americana.
Le autorità occidentali hanno letteralmente distrutto l'Afghanistan, come spiega Mamdani Mahmood: "Su una popolazione iniziale di venti milioni, un milione è morto, un milione e mezzo è stato mutilato, altri cinque milioni sono diventati profughi, praticamente tutti i venti milioni hanno dovuto lasciare la propria casa. Infine, l'Onu ha calcolato che circa un altro milione e mezzo è clinicamente impazzito, mentre il resto della popolazione vive oggi nel paese più minato del mondo".[17]La maggior parte del popolo afgano vive in estrema miseria, senza acqua potabile, elettricità, scuole, ospedali, casa e lavoro. La vita media degli afgani è di 44 anni, e soltanto il 29% della popolazione è alfabetizzato. Il salario medio è di 40 dollari, ma gli affitti costano in media 200 dollari al mese e il cibo per una famiglia costa altri 200 dollari. Il 70% della popolazione afgana è sottonutrita. Migliaia di donne, rimaste vedove o senza famiglia, per la disperazione sono entrate nel giro della prostituzione, che è aumentato in seguito all'occupazione americana.
Attualmente si sta svolgendo una guerra aerea terribile, con oltre 60 "missioni di appoggio ravvicinato a truppe Isaf" al giorno. Il numero dei morti e dei feriti non viene detto, e i nemici vengono sempre definiti in modo vago come "insorti", "ribelli", terroristi o Talebani.
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nazzucau
Finchè la guerra verrà considerata malvagia conserverà sempre il suo fascino.
Quando verrà considerata VOLGARE cesserà di essere popolare.
(Oscar Wilde)
il mondo è tenuto insieme da vincoli d'amore e dedizione.
La storia non registra i quotidiani episodi d'amore e dedizione.
Registra solo quelli di conflitto o di guerra.
Gli atti d'amore e generosità sono molto più frequenti dei conflitti e delle dispute.
(Gandhi)
3 commenti:
"La guerra è sempre una calamità, ma talvolta può essere una necessità ineluttabile, un preciso dovere, un sacro diritto;
un popolo che si difende, un popolo che rivendica la sua libertà, un popolo che si schiera per una causa di giustizia e si batte per un ideale umano...................deve considerare nella guerra un nobile sacrificio, un atto di suprema grandezza." (Carlo DELCROIX)
Tomic nella tua risposta che già compresa anche la mia:
un popolo che si difende (fino a prova contraria gli oppressori in casa loro siamo noi)
un popolo che rivendica la sua libertà (ti ricordo che il regime talebano è andato al potere negli anni '70 grazie al governo americano. prima di quella data quel paese era molto più civilizzato del nostro).
un popolo che si schiera per una causa di giustizia (per quanto mi riguarda il petrolio non è una giusta causa e se i risultati che sono stati prodotti sono la cosidetta paceduratura beh alleluia).
Mi dispiace per la sofferenza che provano i famigliari dei militari morti.
Ma anche la moglie di un camorrista soffre per il marito morto. Ma non per questo significa che sia nel giusto.
Chi combatte per la libertà e per una giusta causa gli basta quello.
Non deve essere pagato per farlo.
C'è differenza tra un guerrigliero e un mercenario.
In questi giorni sono morti 4 mercenari che eseguivano gli ordini del potente di turno.
Pace alle loro anime e alla loro ignoranza.
nazzucau
Paragonare un militare ad un camorrista è cosa assai grave...riguardo al mercenario due osservazioni: si guadagna di più a battere sulla pontina che andare in guerra (circa 4000 euro al mese un soldato fuori area)e molti, non tutti, di quelli che partono NON lo fanno volontariamente, ma perchè hanno fatto una scelta di "vita" giusta o sbagliata che sia (e sinceramente non mi interessa stabilirne la bontà in questa sede).
Non mi sembra che medici o avvocati lavorino gratis per gli ideali (o giuste cause come le chiami tu) di salvare vite umane o di giustizia.
E' facile giudicare da dietro una tastiera...più difficile immedesimarsi nel contesto.
Pace alla loro ignoranza??? Loro in quello che facevano erano molto più consapevoli (e quindi meno ignoranti) di molti altri che cercano se stessi fino alla fine della loro esistenza o che lasciano l'umiltà in un cassetto e credono di puntare il dito contro chiunque...
Ho pubblicato quel post perchè ho provato ad immedesimarmi in quel contesto apparentemente simile alla mia realtà e che di fatto non potrei comprendere neanch'io che porto da 10 anni le stellette in quanto estremizzazione dell'essere militare. L'obiettivo era ricordare 4 ragazzi e non osannare la guerra...
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