Avevo una pianta grassa, una di quelle sempre verdi e immobili, che nemmeno il vento desta.. una o due volte durante la stagione estiva fioriva.. era un fiore grande dieci volte più della pianta stessa, bianco, dai petali enormi e così fragile da poter cedere ad un alito leggero..
ogni anno riuscivo ad ammirarlo una volta soltanto, perché prima che io potessi di nuovo, trovarmi dinnanzi ad esso, già giaceva, inerme, sulla terra tiepida, privo della sua grazia.. e ogni volta, ogni dannata volta, mi rimproveravo per non essermi fermata più a lungo lì.. dimenticando tutto il resto..
L'anno scorso, finalmente, mi fermai.. mi misi a sedere sulla panca di legno con le braccia incrociate appoggiate sul tavolo, il mento sul polso e lo sguardo fisso su quella presenza candida, piena di vita, di splendore, di giovinezza.. tra di noi poco più di un metro.. i miei capelli ondeggiavano insieme a lui.. con ogni soffio di vento..
Passarono alcuni minuti.. avevo dimenticato cosa dovevo fare, dov'ero.. nulla aveva importanza.. io volevo assistere all'intera, brevissima vita di quel meraviglioso fiore..
Chiusi gl'occhi.. senza averne il minimo desiderio, m'addormentai.. non so per quanto, mi sembrò un istante.. un brevissimo istante.. ma evidentemente, non fu cosi breve, perché in quell'istante Lui aveva vissuto, ed ora giaceva sulla terra, e tutta la sua linfa vitale era penetrata in essa, nutrendola..
Chissà.. forse, nonostante il mio sonno, egli gradì la mia presenza e in quel brevissimo lasso di tempo non si sentì solo..
1 commento:
Avevo una pianta grassa, una di quelle sempre verdi e immobili, che nemmeno il vento desta.. una o due volte durante la stagione estiva fioriva.. era un fiore grande dieci volte più della pianta stessa, bianco, dai petali enormi e così fragile da poter cedere ad un alito leggero..
ogni anno riuscivo ad ammirarlo una volta soltanto, perché prima che io potessi di nuovo, trovarmi dinnanzi ad esso, già giaceva, inerme, sulla terra tiepida, privo della sua grazia.. e ogni volta, ogni dannata volta, mi rimproveravo per non essermi fermata più a lungo lì.. dimenticando tutto il resto..
L'anno scorso, finalmente, mi fermai.. mi misi a sedere sulla panca di legno con le braccia incrociate appoggiate sul tavolo, il mento sul polso e lo sguardo fisso su quella presenza candida, piena di vita, di splendore, di giovinezza.. tra di noi poco più di un metro.. i miei capelli ondeggiavano insieme a lui.. con ogni soffio di vento..
Passarono alcuni minuti.. avevo dimenticato cosa dovevo fare, dov'ero.. nulla aveva importanza.. io volevo assistere all'intera, brevissima vita di quel meraviglioso fiore..
Chiusi gl'occhi.. senza averne il minimo desiderio, m'addormentai.. non so per quanto, mi sembrò un istante.. un brevissimo istante.. ma evidentemente, non fu cosi breve, perché in quell'istante Lui aveva vissuto, ed ora giaceva sulla terra, e tutta la sua linfa vitale era penetrata in essa, nutrendola..
Chissà.. forse, nonostante il mio sonno, egli gradì la mia presenza e in quel brevissimo lasso di tempo non si sentì solo..
VaLe..
che si prerara a nuova fioritura..
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